Dopo la notizia ufficiale di ieri, 22 giugno, della candidatura alle regionali 2020 di Raffaele Fitto per il centrodestra, scelta condivisa tra i leader politici Salvini, Meloni e Berlusconi, si apre uno scenario alquanto sconvolgente in alcuni comuni pugliesi che, i prossimi 20 e 21 settembre, andranno alle urne per scegliere il loro futuro sindaco.
Tra questi c’è Andria. Nella città federiciana la situazione politica è, per usare un eufemismo, abbastanza confusionaria.
Nel centro sinistra, salvo grandi stravolgimenti, la situazione è ben delineata, con la quasi ufficialità della candidatura a sindaco dell’avvocato Giovanna Bruno, al cui seguito ci saranno altri nomi di spicco come Vincenzo Caldarone, già sindaco di Andria, e possibile candidato nella lista di “Andria Bene in Comune”, e Cesareo Troia per la lista “Scossa Civica”.
Tra le fila del Movimento 5 Stelle, invece, Michele Coratella è il primo candidato sindaco ufficiale per le amministrative 2020, oltre all’avv. Laura Di Pilato già candidatasi in una lista civica.
Nel centrodestra però si brancola ancora nel buio.
O meglio, si cominciano a fare i primi nomi, ma rimangono ufficiosi e vengono smentiti di ora in ora.
Se prima del lockdown, il nome di Nino Marmo come candidato sindaco era inamovibile e ben saldo, soprattutto in Forza Italia e Fratelli d’Italia, ora, con la decisione dei vertici nazionali di una candidatura a primo cittadino nella città di Andria di un leghista, si è stravolto tutto.
Il nome che nelle ultime ore alcuni media stanno divulgando infatti è quello di Pierpaolo Matera, già assessore comunale nell’amministrazione Giorgino, e appartenente alla corrente leghista capeggiata proprio dall’ex sindaco Nicola Giorgino, ormai futuro candidato consigliere regionale e da qualche tempo nemico giurato proprio di Marmo.
Ma non è tutto. L’idea Benedetto Miscioscia è nell’aria da tempo: molti infatti continuano a proporre la sua candidatura. Un nome da non accantonare.
Cosa pensiamo noi?
Nino Marmo non starà a guardare. Troppo grave l’affronto della Lega e troppa esperienza politica, da parte dell’attuale capogruppo azzurro, per sottomettersi a una simile scelta.
Si prospetta quindi una dura battaglia all’interno del centrodestra cittadino: se non si assisterà ad un cambio di rotta, lo storico militante prima di Allenza Nazionale e poi di Forza Italia, potrebbe fare una drastica scelta candidandosi in una lista civica.
Una cosa è certa. Tutta questa confusione ricorda tanto quella creatasi 10 anni fa or sono, quando un frammentario centro sinistra si presentò alle amministrative con ben 3 candidati.
Sappiamo tutti come andò a finire…