“Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.’’ A. Gramsci
Ci rincresce profondamente dover distogliere per un attimo la nostra attenzione dalla ricerca delle soluzioni più efficaci di uscita da questa crisi economica e sanitaria che sta attraversando il Paese e la nostra città, per parlare dello spregevole episodio a cui, ahinoi, abbiamo assistito durante una cruciale votazione sul nostro futuro nel corso dello scorso Consiglio Comunale. Ma occorre esprimere parole di chiarezza, oggi più che mai, e non cedere all’indifferenza della vita e della routine a cui questa quarantena ci ha sottoposti.
Riteniamo che l’impegno politico e istituzionale debba essere un servizio reso con onore e dedizione alla comunità, svolto con lo studio dei temi e l’attenzione ai bisogni di tutti e tutte, a cui dedicarsi con il massimo rispetto per i cittadini e per l’Istituzione stessa, anche nel suo svolgersi in maniera telematica. Ancor più perchè la democrazia del web consente la massima e immediata viralità delle comunicazioni e, perciò, richiede un’etica e un rispetto assoluti e per niente trascurabili.
Ci preme sottolineare come l’assessore fosse in quella assise nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche. Occorre chiarire che un consiglio comunale telematico non è meno formale di uno celebrato in una sede fisica. Figurativamente è come se il responsabile fosse in aula consiliare, durante la votazione di un atto, a dedicarsi a momenti di vita intima, senza tanto porsi il problema di ciò che sta accadendo: sarebbe assurdo e tutti urlerebbero allo scandalo.
Sarebbe bene che chi non è dedito, chi è poco concentrato e lucido nell’esercizio delle sue funzioni, pagate con uno stipendio mensile da tutti i cittadini, si faccia da parte lasciando spazio a chi realmente voglia lavorare con serietà a superare questa brutta fase storica.
In effetti, la “notizia”, i cui specifici dettagli reputiamo di puro gossip-politico, ha fatto il giro di tutti i mezzi di informazione formali e informali, dai social-network fino ai quotidiani nazionali e addirittura in TV, riducendo l’importantissima discussione e conseguente votazione del Consiglio Comunale a una serie di “gemiti hot” (per citare solo uno dei tanti titoli apparsi sul web) mettendo in imbarazzo tutti i barlettani che dalla politica pretendono attenzione e risposte concrete, offendendo e gettando discredito sull’onore della nostra città.
Abbiamo volutamente atteso nell’uscita di un nostro comunicato perchè fiduciosi che l’attore-assessore di maggioranza, protagonista dell’imbarazzante video porgesse le sue scuse ufficiali all’intero organo amministrativo e a tutta la cittadinanza, e decidesse autonomamente di dimettersi.
Poiché a 4 giorni dall’accaduto, nulla di tutto ciò è stato fatto chiediamo al responsabile politico della coalizione di maggioranza, il sindaco Cannito, di assumersi le sue responsabilità senza nascondersi in un silenzio complice e di rimuovere l’assessore in oggetto essendosi dimostrato irrispettoso della funzione pubblica affidatagli, e ancor più menefreghista delle conseguenze.
Per quel che ci compete, dai banchi del Consiglio Comunale, continueremo a dare il nostro contributo all’uscita da questa crisi e alla ripresa economica, sociale e culturale della città, sperando di lasciarci presto alle spalle questo increscioso episodio, restituendo a Barletta tutte le onorificenze e i meriti politici, civili e militari di cui è insignita, senza macchia alcuna.
I consiglieri di Coalizione Civica Barletta
Carmine Doronzo
Michelangelo Filannino
Ruggiero Quarto