Ottimi risultati si sono registrati nello scorso anno scolastico sia nelle classi seconde, sia nelle quinte, che si sono cimentate per la prima volta nella prova Invalsi. Punteggi medi positivi in Italiano, ma anche in Inglese (soprattutto ovviamente al Liceo Classico Internazionale e al Liceo Linguistico) e in Matematica, materia a cui è dedicato da quest’anno il percorso Pitagora del Classico con ore aggiuntive anche di Fisica.
Sono positivi e significativi i risultati raggiunti dagli alunni del Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane “Francesco De Sanctis” di Trani nelle prove Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) dell’a.s. 2018/2019, somministrate agli studenti delle classi seconde (grado 10 di istruzione) e per la prima volta anche delle quinte (grado 13).
L’Invalsi per l’Italiano aggrega e confronta tra loro i risultati dei Licei Classici e Scientifici da un lato e quelli degli altri licei dall’altro; per quanto riguarda gli allievi delle classi seconde, i punteggi medi degli alunni del Liceo Classico tranese superano di più di 7 punti percentuali le medie della macro-area del Sud, di oltre 5 punti percentuali i dati medi dei Licei Classici e Scientifici del Sud e di quasi due punti le medie nazionali di questi licei.
Tra gli studenti del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane (indirizzo tradizionale e opzione economico-sociale), si registrano i dati migliori soprattutto in tre classi di vari indirizzi: gli allievi infatti in questo caso superano di 6-9 punti percentuali circa le medie degli altri licei pugliesi, di 14-17 punti circa i punteggi medi degli altri licei del Sud e di 2-5 punti percentuali le medie italiane. Per quanto concerne invece gli studenti delle classi quinte, diplomatisi l’anno scorso, i ragazzi del Liceo Classico superano mediamente di ben oltre 14 punti percentuali i punteggi medi dei Licei Classici e Scientifici pugliesi, di oltre 17 punti i dati medi registrati in questi licei in Puglia e di 8,5 punti i risultati medi italiani. Tra gli studenti degli altri licei, tre classi hanno raggiunto dati in media migliori rispetto agli altri licei della Puglia (di oltre 11 punti), del Sud (di 16 punti percentuali) e degli altri licei italiani(di quasi 6 punti).
Per quanto riguarda le prove di Matematica, i dati sono aggregati dall’Invalsi confrontando i dati dei Licei diversi dallo Scientifico; i risultati migliori in questo caso si sono riscontrati in tre classi, che hanno totalizzato punteggi medi più alti di 12-21 punti percentuali rispetto alle medie pugliesi, di 18-24 punti rispetto alle medie meridionali e di 6-15 punti rispetto ai dati medi nazionali. I punteggi di tre classi quinte, di vari indirizzi liceali, sono al di sopra delle medie dei Licei non Scientifici pugliesi, meridionali e italiani; in particolare una classe ha totalizzato punteggi medi che sono molto simili ai dati migliori tra quelli di tutte le scuole superiori italiane, ovvero i dati del Nord, e superano di 22,7 punti percentuali il dato medio dei Licei non Scientifici pugliesi, di quasi 30 punti percentuali il dato del Sud-Italia e di oltre 20 le medie italiane.
Quando in un Liceo di indirizzo umanistico anche le materie scientifiche sono ben valorizzate e gli studenti si impegnano, si possono pertanto raggiungere risultati eccellenti non solo in Italiano, ma anche in Matematica; d’altronde al Liceo “De Sanctis” l’attenzione per le scienze è testimoniata ad esempio dal Museo “ESMEA – Eppur si muove! ScientificMuseumEcofriendlyArts”, inaugurato nel dicembre 2017, in cui sono esposti circa 300 pezzi dell’antico patrimonio scientifico di proprietà dell’Istituto, strumenti accuratamente recuperati, inventariati e catalogati e relativi a settori come le scienze naturali, l’elettrostatica, l’ottica e l’astronomia. Per quanto riguarda invece la Matematica, ricordiamo che Dennis Kokoshi, attualmente frequentante la classe V A del Liceo Classico, l’anno scorso si è aggiudicato il premio di Prima Fascia a livello Nazionale per la gara individuale di Matematica nell’ambito di GioiaMathesis, nonché il premio di Prima Fascia per la medesima gara a livello Internazionale. Il Liceo “De Sanctis”, inoltre, scuola attenta a una formazione scientifica rigorosa, coniugata alla tradizione umanistica, ha introdotto dall’a.s. 2019/2020 al Classico il percorso Pitagora, che prevede un’ora aggiuntiva di Matematica, una di Fisica al biennio e due ore di Matematica al triennio.
Anche l’importanza attribuita allo studio della lingua inglese presso il Liceo di via Tasselgardo, che comprende due sezioni di Liceo Linguistico e due del Liceo Classico internazionale (con due ore aggiuntive di lingua inglese con lettore di madrelingua), ha dato i suoi frutti nelle prove Invalsi delle classi quinte: tra i ragazzi di questi indirizzi, infatti ha raggiunto il B2 nella prova di lettura una percentuale di studenti che va dall’85% al 93,3%. Considerando tutte le classi dell’istituto, il 74,3% degli studenti ha mostrato di possedere nel reading il massimo livello di competenze, a fronte del 65% degli studenti di tutte le scuole superiori di secondo grado del Nord, del 41% di quelle del Sud e del 52% di quelle italiane. Nella prova di ascolto ha raggiunto il livello B2 il 48,3% degli alunni della scuola, in questo caso avvicinandosi alla soglia dei dati migliori registrati in Italia (una percentuale circa del 50% nel Nord-Ovest e Nord-Est).
Le prove Invalsi dal 2018 sono computer based, ovvero sono svolte al computer e prevedono testi e domande estratti da un ampio repertorio di quesiti, che variano quindi da studente a studente, azzerando le possibilità di cheating (in altre parole non è più possibile copiare dal compagno di banco). Le prove di Italiano per la scuola secondaria di secondo grado in particolare accertano le competenze di lettura relative all’individuazione di informazioni importanti, alla comprensione del significato globale e di alcuni singoli paragrafi, all’analisi delle strutture morfosintattiche, del lessico e delle caratteristiche stilistiche di un testo, mentre altri quesiti riguardano nello specifico la riflessione sulla lingua.
Si tratta in definitiva di competenze fondamentali per i cittadini del futuro, utili anche al fine di evitare il dilagare dell’analfabetismo funzionale, definito dal rapporto PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) ideato dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, come l’incapacità di “comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”.
Secondo i dati raccolti dall’Unesco, l’85% della popolazione adulta nel mondo è alfabetizzata, ma alcuni studi, come lo Human Development Report, stimano la percentuale di analfabeti funzionali in Italia al 47%, mentre lo stesso OCSE rileva che un giovano italiano su sei non riesce a comprendere pienamente il significato di ciò che legge. Ecco allora che i risultati di una prova informatizzata e oggettiva di comprensione del testo, somministrata a livello nazionale in ogni liceo o istituto, possono essere interessanti e in qualche modo incoraggianti per il futuro dei nostri giovani.