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lunedì, 23 Dicembre 2024
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Lo sport ad Andria ai titoli di coda?

Che la Città di Andria fosse ormai una città allo sbando lo si avvertiva da tempo. Che le casse del Comune di Andria fossero ridotte al lumicino era cosa evidente.

L’ultima trovata dell’amministrazione (commissariata) della città federiciana è stata quella di raddoppiare le tariffe per l’utilizzo delle strutture sportive cittadine. Già in un precedente articolo del 21 febbraio 2020 avevamo preannunciato il tutto. E ieri è arrivata l’ufficialità di quella che potrebbe essere una vera mattanza delle già provate associazioni sportive dilettantistiche.

In questo periodo di covid-19 tutte le attività sportive (e non solo) hanno subito uno stop forzato con conseguente perdita di quote associative ed eventuali sponsorizzazioni, situazione questa che in molti casi ha messo in ginocchio le associazioni stesse.

Il Commissario Tufariello, ha cosi firmato la nuova delibera(deliberazione n.60) con il nuovo tariffario.

Ogni società dovrà versare € 35 (rispetto ai precedenti € 17,50) all’ora per potersi allenare nel Palasport e nelle strutture polivalenti. Al campo “Sant’Angelo dei Ricchi” gli allenamenti avranno un costo di € 35 all’ora ed € 45 in fascia notturna, mentre le gare ufficiali dai 100 ai 200 euro a partita.

Cambiano le tariffe anche per lo stadio “Degli Ulivi”. Allo stadio comunale del “Degli Ulivi” gli allenamenti avranno un prezzo di € 80 all’ora ed € 140 euro in fascia notturna, mentre per le gare ufficiali la somma da versare nelle casse comunali sarà di € 160 all’ora ed € 280 euro in fascia notturna.

Questi rincari dettati anche dal piano di riequilibrio finanziario, ovviamente non sono stati accolti positivamente.

Nei giorni scorsi ci sono stati incontri non ufficiali tra varie componenti sportive (calcistiche) cittadine per cercare di trovare delle soluzioni che possano andare bene a tutto il sistema sportivo cittadino, magari con la gestione diretta delle strutture, cercando di alleggerire quelli che sono gli oneri gestionali comunali.

Lo sport è un diritto di tutti ma non per tutti.

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