“Se non è vera e propria emergenza davvero poco ci manca. Il problema è che alla crisi idrica che imperversa nei nostri territori non sembrano esserci ancora delle soluzioni efficaci.
Mancano pochi giorni all’inizio della primavera e qualche mese ai mesi più caldi dell’anno caratterizzati purtroppo da decenni da scarse precipitazioni (in inverno non va molto meglio) e la preoccupazione già serpeggia tra gli addetti ai lavori.
E noi come sindacato non possiamo non condividere tutte le difficoltà che questo stato di cose porta con sé a causa della drammatica carenza di acqua che colpisce anche la Bat”.
Gaetano Riglietti, segretario generale della CGIL Bat torna a riaccendere i riflettori sulla carenza idrica nonostante qualche pioggia che sta caratterizzando la fine dell’inverno. Il problema non sono solo i raccolti che evidentemente subiscono la poca acqua ma anche i salati costi per comprarla e irrigare i campi.
“Le aziende vengono così messe a dura prova e la loro stessa vitalità potrebbe essere a rischio, insieme alla manodopera naturalmente. A ciò si aggiunga il cambiamento climatico e il rischio desertificazione delle nostre terre che si abbattono sul comparto, senza dimenticare anche il dissesto idrogeologico che interessa fortemente tutti i comuni della Bat.
Tanti gli SOS che gli esperti da questo punto di vista lanciano ma poche le risposte che arrivano. Tutti questi fattori, se sommati, vanno a scapito della principale economia di questo territorio con delle conseguenze irreversibili sulle giornate di lavoro.
Pertanto questi sono ormai problemi strutturali e non più emergenziali. E come tali vanno affrontati” – conclude Riglietti.
