“Appare almeno strano e forse anche irrispettoso, nei confronti dei consiglieri comunali, il teatrino andato in scena nell’ultimo consiglio comunale del 17 febbraio u.s., proprio durante la discussione della mozione urgente sul dimensionamento scolastico e lo scorporo della scuola dell’infanzia “Carella” dall’istituto Comprensivo “Verdi-Cafaro‘” – la nota è a firma del partito Azione di Andria, nelle persone del Commissario Cittadino, Antonio Nespoli e del Consigliere Comunale, Gianluca Grumo.
La sindaca Bruno, difatti, elencando una serie di presunte inadempienze da parte di diversi enti rispetto alle ultime vicende relative alla sua disastrosa riformulazione del sistema scolastico cittadino, da perfetta austera insegnante non si è risparmiata nel “bacchettare” a dovere i consiglieri comunali di opposizione, accusandoli di essere protagonisti di inutili passerelle e di strumentali prese di posizione.
A tal punto da essere discoli nel non partecipare ad incontri convocati e promossi dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, proprio in un’ottica propositiva e di collaborazione.
Dispiace, però, prendere atto solo informalmente, senza alcun invito ufficiale e senza alcuna convocazione, che proprio in data odierna a Palazzo di Città si sia tenuto un tavolo tecnico sul dimensionamento scolastico “al fine di verificare e monitorare l’andamento dei dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2025/2026, così come già concordato nella seduta svoltasi il 1 ottobre 2024”.
Eppure, si sarebbero potuti almeno avvisare i consiglieri comunali, se fosse stato vero il desiderio di coinvolgimento e di ascolto. Proprio perché di cose se ne potrebbero dire tante in un’ottica costruttiva e secondo l’unico criterio che ci interessa: quello della logica.
Solo per fare qualche esempio frutto di una riflessione scevra da qualsiasi interesse, si potrebbe constatare che non sia stato necessario istituire una nuova scuola media dell’I.C. “R. Cotugno” considerando i numeri esigui delle attuali iscrizioni, nonostante l’impegno profuso dalla Dirigente in fase di pianificazione e di avvio, oltre all’evidente denatalità sul territorio cittadino, così come emerge anche dalle iscrizioni effettuate presso le altre scuole medie della città in netta diminuzione rispetto agli anni passati fino a determinare ovunque una riduzione nella formazione delle classi.
Un territorio che ha già 8 scuole secondarie di primo grado, storicamente ben strutturate, non necessita di una nona scuola e francamente non comprendiamo quali siano le motivazioni a supporto della creazione di una nuova scuola secondaria di primo grado, investendo oltretutto risorse economiche che avrebbero potuto essere destinate a sistemare qualche impianto di riscaldamento mal funzionante nelle altre scuole cittadine, essendo già garantita una dignitosa e qualificata offerta formativa su tutto il territorio cittadino per gli alunni interessati da questo ciclo di istruzione.
Se ne trae solo una conclusione da questo atteggiamento ostinato e intollerante: l’Amministrazione ha paura di chi smaschera la sua incapacità di governare” – concludono da Azione Andria.