“Se non si fosse a conoscenza dei fatti, raccontati dai protagonisti attivi di questa storia, sarebbe potuta essere, a tratti, credibile la versione del sindaco di Trani rispetto all’assunzione di responsabilità nei confronti di chi per anni ha illuminato una strada a Trani: vicinale Farrucci” – ad intervenire sulla questione è Luciano Zitoli, Componente Direttivo Cittadino di Fratelli d’Italia Trani.
“Quella strada, per 30 anni, è stata percorsa con sicurezza grazie alla lungimiranza e amore per Trani di un imprenditore e di sua figlia che con dedizione ha continuato la sua grande opera imprenditoriale, a Trani!
Certamente, percorrendo quella strada per motivi professionali, ci si è resi conto di una problematica seria e da non sottovalutare, che ha portato ad una segnalazione già ad ottobre che per ragioni contrattuali non ha visto alcuna risoluzione da parte di City green light tanto che ad oggi la famiglia Pastore ha posto in essere un’ulteriore soluzione a proprie spese: l’illuminazione della segnaletica indicativa alla svolta su quella strada principale che porterebbe la gente direttamente a Corato senza vedere manco un cartello segnaletico nelle sere in cui non c’è la luna piena ad illuminare.
(Quindi pochi giorni al mese, se non è nuvoloso!) Nel 2020 (dopo i primi 5 anni di dis-amministrazione comunale) il sindaco prometteva di prendere in carico i pali relativi alla illuminazione di quella strada ma, nonostante l’abbandono della darsena, anche a questo giro promessa da marinaio!
(Il nulla) Dopo di che attribuiva le colpe alla nostra Amet (nostra o di nessuno, dipende dall’argomento di cui lui stesso intende parlare) che non avrebbe esaminato la questione tecnica o semplicemente pratica senza la sua condivisione.
E le domande sorgerebbero spontanee: l’Amet è o non è una municipalizzata? L’Amet segue o non segue l’indirizzo politico dell’amministrazione comunale? Il sindaco può decidere a proprio piacimento se far propria Amet oppure disconoscerla?
È negli occhi di tutti la rabbia con la quale il sindaco parlava quando decideva di affidare fuori il servizio sosta. Quando parlava di darsena come ramo secco. Quando sosteneva che la pubblica illuminazione sarebbe stata “giustamente“ affidata all’esterno.
Come la barzelletta dell’avvocato al cliente: qui vinciamo, qui andiamo a recuperare, qui ci rimborsano e qui, invece, perdi! Quindi, se si tratta di positivo è tutto merito loro; se si tratta di negativo, la colpa è di altri.
Oggi, dopo il non rispetto dei patti, dopo l’inerzia di 10 lunghi anni, il sindaco Bottaro e la sua amministrazione afferma di aver preso (oggi!) in esame la problematica, chiedendo preventivi a destra e manca (e si sa pure che i preventivi non sono sinonimo di approvazioni) al fine di chiedere la presa in carico da parte della società che gestisce l’illuminazione, ops, il buio di Trani!
È facile pensare, a tal proposito, che non sia affatto un problema per l’amministrazione di csx tranese quello di aggiungere una strada di Trani a quelle ormai al buio. Quindi, se pure fosse vero che la problematica si andrà risolvendo dopo 10 anni, sarà davvero risolta?
Si prenda il sindaco, con tutta la sua amministrazione, la responsabilità di un tempo lungo 10 anni, dal suo inizio a quella che sarà, a breve, la sua fine, senza scaricare le responsabilità e/o i doveri sul prima “del suo tempo amministrativo” né tantomeno su quello che sarà “il dopo”!” – conclude Zitoli di Fratelli d’Italia Trani.