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martedì, 11 Febbraio 2025
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Andria – Tangenziale Ovest, le associazioni al Presidente Bat: “Presti più attenzione al mondo ambientalista”

Riceviamo e pubblichiamo la replica delle associazioni ambientaliste di Andria alle dichiarazioni del Presidente della Provincia BAT sulla Tangenziale Ovest

Riceviamo e pubblichiamo la replica delle associazioni ambientaliste di Andria alle dichiarazioni del Presidente della Provincia BAT sulla Tangenziale Ovest.

“Leggiamo con sorpresa le dichiarazioni del Presidente Lodispoto che invita i movimenti ambientalisti a “non fare politica”. È doveroso ricordare che l’ambientalismo rappresenta una categoria politica sofisticata, che ha come obiettivo la tutela degli interessi collettivi, includendo quelli delle future generazioni.

L’invito, pertanto, lo rivolgiamo noi alla Provincia: consideri con maggiore attenzione le istanze che provengono dal mondo ambientalista.

La memoria storica, che il Presidente sembra voler offuscare, ci riporta al 19 maggio 2019, quando le associazioni ambientaliste presentarono un ricorso al Capo dello Stato evidenziando l’erronea valutazione dei fatti e la falsità dei presupposti dello “Studio di fattibilità per Rimessione” elaborato dal RUP della Provincia BAT.

Tale studio risultava lacunoso e fuorviante nella rappresentazione del rapporto costi/benefici.
È significativo ricordare che la Provincia, in qualità di Ente competente per la valutazione di impatto ambientale, aveva presentato a se stessa un’analisi comparativa delle due soluzioni progettuali (adeguamento del tracciato esistente e realizzazione del nuovo tracciato) ben cinque anni dopo l’aggiudicazione della gara.

Lo studio, oltre ad essere tardivo, conteneva imprecisioni che favorivano sistematicamente la realizzazione del nuovo tracciato.

I numeri parlano chiaro: secondo le stime della Provincia, l’adeguamento del tracciato esistente avrebbe richiesto un investimento di circa 85 milioni di euro, contro i 32 milioni preventivati per il nuovo tracciato. Cifre che oggi si rivelano clamorosamente sottostimate, confermando quanto da noi denunciato per anni.

Nonostante l’evidenza di questi errori di valutazione, la Provincia ha persistito nel costituirsi contro le associazioni ambientaliste e contro il Comune di Andria. Ora che finalmente, dopo sei anni, si ammette che i costi sarebbero “enormemente superiori” ai 27 milioni di euro previsti dal bando di gara, chiediamo che si proceda speditamente alla revoca dell’aggiudicazione, come previsto anche dalla clausola che permette all’ente appaltante di non procedere con l’opera.

Soprattutto sapendo che il centrodestra locale sta tentando di recuperare comunque a livello governativo i fondi per realizzare quest’opera semplicemente dannosa per il territorio.

Il nostro ruolo rimane, come si vede, propositivo.
Per questo motivo, invitiamo la Provincia a prestare particolare attenzione ad altri interventi potenzialmente critici, come il progetto della vasca di laminazione nel Gurgo di Andria, che rischia di compromettere un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.

Confermiamo la nostra disponibilità a collaborare lealmente con gli enti pubblici per individuare soluzioni alternative che contemperino la tutela ambientale e la gestione del rischio idrogeologico, nell’interesse della collettività presente e futura.

D’altronde questo è il vero compito dell’ambientalismo” – concludono da Forum Ambientalista, Legambiente e Forum Ambiente e Salute “RICORDA RISPETTA” di Andria.

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