“Ancora una volta, la Zona 167 di Barletta si trova al centro di un’operazione speculativa che calpesta la volontà dei cittadini e sacrifica il diritto a una città vivibile sull’altare dell’avidità edilizia” – a dichiararlo è il Comitato dei residenti della zona 167 della Città della Disfida, nella persona del Presidente Giuseppe Di Bari.
“Dopo la battaglia condotta con determinazione dai residenti, che si sono opposti all’insensata costruzione di un centro di raccolta rifiuti, nell’area sita tra via Palmitessa e Via Leonardo Da Vinci, raccogliendo oltre 6500 firme, ecco che arriva un nuovo schiaffo alla comunità: al posto della tanto desiderata area verde attrezzata, spunta un progetto per edifici di ben otto piani!
Uno scempio che si aggiunge al cemento già riversato senza criterio nella 167, un quartiere nato già soffocato da palazzi e carente di spazi pubblici degni di questo nome. Dopo anni di promesse e illusioni, dopo infiniti proclami sulla necessità di migliorare la vivibilità della zona, si sceglie ancora la strada più facile e redditizia per pochi: nuovi palazzi, nuovo cemento, nuovo profitto.
I cittadini non ci stanno! Non possono essere presi in giro ad ogni tornata elettorale con promesse puntualmente disattese. Non appena eletti, i rappresentanti fanno l’esatto contrario di ciò che chi ha votato desiderava facessero, tradendo la fiducia di chi sperava in un cambiamento reale. Basta con le bugie e le manovre oscure! La lotta per uno sviluppo urbanistico sostenibile non può essere soffocata dall’ennesima speculazione. Serve una presa di coscienza collettiva, una mobilitazione forte, decisa, intransigente.
I residenti hanno deciso di tutelare i propri diritti demandando alle vie legali la valutazione di ogni atto connesso a questo progetto speculativo. E’ solo il primo passo e non si fermeranno. Non sono contro la libertà di intraprendere e generare utili, ma ritengono che vi sia una via etica per realizzare profitti ed una via diversa che calpesta i diritti della collettività. Non si può continuare a sacrificare il benessere dei cittadini per il mero guadagno di pochi, senza considerare le conseguenze sulla qualità della vita di chi in questa zona risiede e lavora.
Dov’è l’amministrazione comunale? Dove sono coloro i quali dovevano liberare la città? Come si può permettere l’ennesima colata di cemento in un’area che aveva bisogno di respiro, non di nuove ombre? Non solo per chi amministra la città, ma per tutto il “parterre” della politica, evidentemente, il benessere dei cittadini conta meno degli interessi economici di chi continua a sfruttare ogni metro quadrato disponibile?
Il Comitato di Zona 167 non starà a guardare e sosterrà con ogni sforzo l’iniziativa dei residenti ed invita tutta la cittadinanza a unirsi a questa battaglia di civiltà. Barletta ha bisogno di verde, di spazi per i bambini, di luoghi di aggregazione, non di nuovi palazzi destinati ad alimentare il degrado e l’isolamento sociale.
Non ci fermeremo finché giustizia non sarà fatta e la Zona 167 non otterrà quello che le spetta: un’area verde attrezzata, un polmone di ossigeno per una periferia che merita dignità, non speculazione” – concludono dal Comitato di zona 167.
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