Il rapporto “Mal’Aria di città 2025” di Legambiente, pubblicato il 4 febbraio 2025, evidenzia che nel 2024 l’inquinamento atmosferico rimane una sfida significativa per molte città italiane.
Su 98 capoluoghi di provincia monitorati, 25 hanno superato il limite legale di 35 giorni all’anno con concentrazioni di PM10 superiori a 50 microgrammi per metro cubo. In totale, 50 stazioni di rilevamento hanno registrato questi sforamenti.
I dati di Legambiente evidenziano che in Puglia, invece, nessuna città ha superato i limiti normativi per gli inquinanti atmosferici PM10 e NO₂. Tuttavia, permangono criticità in vista dei limiti più stringenti che entreranno in vigore nel 2030.
In particolare, la città di Andria si distingue per avere la media annuale più alta di PM10 tra i capoluoghi pugliesi, con un valore di 26 µg/m³, seguita da Bari con 23 µg/m³ e Barletta con 22 µg/m³. Per quanto riguarda il NO₂, Andria registra una media annuale di 25 µg/m³, superiore a quella di Barletta che si attesta a 14 µg/m³.
Nonostante questi valori siano attualmente entro i limiti normativi, si prevede che, con l’entrata in vigore dei nuovi standard nel 2030, sarà necessario per Andria ridurre le concentrazioni di NO₂ del 20% per rispettare i futuri limiti.
L’amministrazione comunale di Andria ha avviato una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria tramite una centralina mobile posizionata presso la Scuola primaria “Giovanni Rodari” in via Murge, nel periodo che va dal 24 maggio 2024 al 19 gennaio 2025 (240 giorni).
I dati preliminari indicano che i livelli giornalieri di PM10 rilevati sono sistematicamente inferiori rispetto a quelli registrati dalla centralina fissa di via Vaccina, situata vicino al cantiere ferroviario.
Questa campagna di monitoraggio, voluta dall’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Qualità della Vita, ha voluto approfondire le conoscenze sullo stato della qualità dell’aria nel comune di Andria attraverso dati acquisiti in una postazione di misura diversa da quella della centralina fissa appartenente alla Rete Regionale di Qualità dell’Aria (RRQA).
Il laboratorio mobile, dotato di analizzatori automatici per il campionamento e la misura in continuo degli inquinanti chimici individuati dalla normativa vigente in materia, ha monitorato: ossidi di azoto (NOx), ozono (O3), idrogeno solforato (H2S), benzene (C6H6), toluene, PM10 e PM2.5.
Dall’analisi dei dati validi acquisiti dal mezzo mobile per il periodo di monitoraggio è emerso che:
- per il PM10, è stato registrato un solo superamento del valore limite medio giornaliero di 50 µg/mc (che non deve essere superato per più di 35 volte in un anno) e si è verificato nel corso di un evento di avvezione di polveri desertiche. I livelli giornalieri di PM10 rilevati nel periodo di monitoraggio, posti a confronto con quelli della centralina fissa della rete regionale di Andria – Via Vaccina (a ridosso del cantiere di Ferrotramviaria, per cui durante la fase di cantiere gli impatti sulla componente aria interessano, tra le altre, le emissioni di PM10), sono risultati sistematicamente inferiori. Durante la campagna si sono verificati alcuni eventi di avvezione di polveri naturali: tali fenomeni possono contribuire, anche in modo significativo, all’incremento delle concentrazioni di PM10. L’unico superamento del limite giornaliero è occorso proprio in occasione di un fenomeno di questo tipo;
- per il PM2.5 la concentrazione media registrata durante la campagna è stata di 7 µg/mc, quindi inferiore al valore limite. I livelli giornalieri di PM2.5 rilevati nel periodo di monitoraggio, posti a confronto con quelli della centralina fissa della rete regionale di Andria – Via Vaccina, sono risultati sistematicamente inferiori;
- per tutti gli inquinanti gassosi misurati, ARPA non ha registrato superamenti dei valori obiettivo/limite previsti dalla normativa di riferimento;
- nel sito di monitoraggio è emerso un andamento correlato per la coppia di inquinanti NO2 e benzene. Si può ipotizzare l’esistenza di una sorgente emissiva comune per i due parametri, verosimilmente legata al traffico veicolare. Per NO2, benzene e CO i grafici del giorno tipo mostrano chiaramente incrementi delle concentrazioni nelle ore serali della giornata. Tali incrementi possono essere dovuti ad un aumento delle emissioni nel periodo serale e/o all’innescarsi di condizioni meteorologiche favorevoli nelle zone urbane all’accumulo degli inquinanti immessi in prossimità del suolo. Nelle ore serali, notturne e nelle prime ore del giorno si possono infatti verificare più frequentemente condizioni di calma di vento ed inversioni termiche negli strati più bassi dell’atmosfera.
In sostanza, la campagna si è conclusa con risultati non preoccupanti. Il report di ARPA Puglia racconta di un territorio dove i valori risultano essere nella norma, escludendo di fatto criticità legate a inquinamento atmosferico.
«Sono dati che se da un lato ci rassicurano sulla qualità dell’aria in città, dall’altro ci stimolano a fare ancora meglio – commenta l’Assessore con delega all’Ambiente, Savino Losappio – Il risultato delle rilevazioni della centralina mobile evidenziano ancora una volta l’inattendibilità dei dati forniti dalla centralina di via Vaccina per la nota contiguità con il cantiere di Ferrotranviaria.
Continueremo a mettere in atto azioni che limitano l’uso dei veicoli in città (come le Domeniche Ecologiche), così come grazie ai finanziamenti intercettati, da ultimo 750 mila euro per nuove piste ciclabili, stimoleremo la mobilità sostenibile».
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