Il Movimento Articolo97 di Trani chiede chiarezza su un altro co-finanziamento del Comune per opera a realizzarsi con fondi PNRR.
“A seguito dei finanziamenti del PNRR (INVESTIMENTO 1.3.1 – HOUSING TEMPORANEO E STAZIONI DI POSTA: Povertà estrema – Housing first C84H22000070007 – € 710.000,00), il Comune di Trani, con la determina n. 41 del 20.01.2025, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori per l’intervento di adattamento dell’immobile denominato Casa Custode “Villa Guastamacchia” sito in Trani alla Via S. Annibale Maria di Francia al fine di realizzare alloggi per famiglie disagiate e ad elevata marginalità sociale.
Una quota parte del finanziamento del PNRR, pari a € 166.666,67, è stata destinata agli aspetti infrastrutturali e, in particolare, alla realizzazione di unità immobiliari di cui usufruiranno i soggetti aventi i requisiti.
Lo studio di prefattibilità dell’intervento ha previsto un importo complessivo del progetto pari a € 450.000,00, ritenuto più realistico e più aderente alla consistenza dei lavori da effettuarsi, ed ha determinato un incremento dell’importo complessivo per ulteriori € 283.333,33 da attingere dai fondi comunali, rispetto all’importo complessivo originario di € 166.666,67, finanziato con fondi PNRR.
Anche in questo caso si attinge a somme ulteriori, gravanti sulle casse comunali e che si aggiungono ai fondi del PNRR, confermando le nostre preoccupazioni sull’indebitamento del Comune nei co-finanziamenti.
Tralasciando il fatto che l’immobile rientri nel complesso di Villa Guastamacchia, struttura che dovrebbe essere dedicata agli anziani in base al lascito del de cuius, la determina in oggetto evidenzia la necessità di reperire alloggi in favore di famiglie disagiate.
Per tale motivo, le scelte di questa amministrazione appaiono sempre più schizofreniche se si considera che il capitolo di spesa per locazioni ed emergenza abitativa di ben € 110.000,00 è stato utilizzato per i bagordi natalizi.
Ed ancora incomprensibili appaiono le scelte fatte da questa amministrazione, in costanza dell’emergenza abitativa e del diffuso disagio sociale che colpisce tante famiglie sulla soglia delle povertà.
Fabbricati di proprietà comunale, come Villa Segettaro o i locali in Via Nigrò e Via Pedaggio Santa Chiara ed altri, piuttosto che concederli ad associazioni, potrebbero essere utilizzati per le esigenze dei cittadini più bisognosi e sotto sfratto.
Si può ben comprendere quanto sia distante la politica dalla realtà e dai bisogni dei cittadini più indigenti” – concludono dal Movimento civico Articolo 97 di Trani.