L’Italia è di nuovo in orbita grazie ad un italiano, anzi andriese.
Si tratta del lanciatore Fulvio Capogna, ingegnere 44enne, che è riuscito a portare in orbita il satellite Sentinel 1-C, terzo esemplare del programma di osservazione della Terra Copernicus.
Fulvio si è laureato al Politecnico di Torino ed ha poi conseguito un master in Sicurezza e Affidabilità. Trasferitosi da alcuni anni nei Paesi Bassi, lavora in ambito aerospaziale dal 2012 ed ha ormai circa 16 anni di esperienza nei settori Aerospaziale, della Difesa e dei Trasporti.
Il 44enne andriese ha assunto un ruolo centrale nell’operazione del lancio del satellite Sentinel 1-C, realizzato principalmente negli stabilimenti della Thales Alenia Space a Roma e che fornirà immagini radar della superficie terrestre per una vasta gamma di servizi scientifici e applicazioni volte a proteggere il nostro pianeta.
Il satellite sarà dunque in grado di catturare immagini indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Le sue molteplici possibilità di missioni includono il monitoraggio delle masse di ghiaccio e dell’ambiente artico, la rilevazione di frane, la mappatura delle foreste, delle risorse idriche e dei suoli. Le osservazioni si rendono fondamentali anche per il monitoraggio dei disastri naturali.
La missione Sentinel 1-C della Commissione Europea e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha preso il via giovedì 5 dicembre 2024, dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese.
A portare il satellite in orbita, a circa 700 chilometri dalla Terra, è stato il vettore europeo VEGA-C realizzato da AVIO. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) finanzia in ambito ESA entrambi i programmi.
«Una giornata importante per l’Italia e per l’Europa. VEGA C è tornato – commenta il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente – con il successo del lancio odierno tanta tecnologia italiana in orbita».