Dopo Dimaggio e Riefolo, ecco un nuovo “dejà vu” nella giunta “Cannito bis”: ritorna Nicola Salvemini ma stavolta in qualità di vicesindaco.
Chi è Nicola Salvemini
Salvemini che prende, inoltre, il posto di Valentina Scazzeri (con delega alla polizia municipale ed espressione della lista “Barletta al centro” riconducibile al consigliere Michele Trimigno) revocata, dallo stesso sindaco Cannito, lo scorso 31 ottobre , “perchè venuto meno il rapporto di fiducia”. Nel merito Cannito ha poi precisato: «Sento mio dovere specificare che la dicitura “perché venuto meno il rapporto di fiducia” è puramente tecnica. La dott.ssa Scazzeri è una professionista competente, di grandi valori umani e morali che aveva già da tempo preannunciato la volontà di dimettersi per motivi professionali».
Il nuovo assessore, vicino al consigliere di “Puglia Popolare” Luigi Dimonte, è figlio di Andrea (ex consigliere comunale, scomparso nel febbraio 2021, ma da sempre vicino all’attuale sindaco Cannito, quando quest’ultimo era anch’egli, come Salvemini, un consigliere socialista).
Salvemini è stato già assessore ai servizi sociali, nel 2019, con il “Cannito I”, cedette, poi, dopo pochi mesi dalla sua nomina, le stesse deleghe a sua sorella Maria Anna.
Con l’arrivo di Salvemini, sono state, altresì, modificate le deleghe all’assessore Rosaria Mirabello (riferimento della lista “Mino Cannito sindaco”) che si occuperà di contratti gare e appalti, istruzione, contenzioso, infrastrutture per una mobilità sostenibile, Pnrr missione 3, infrastrutture per una mobilità sostenibile).
Il sostegno a Salvemini di “Puglia Popolare” e “Lega”
Non è mancata la “benedizione”, per il nuovo assessore e vice sindaco, da parte del commissario regionale di Puglia Popolare, Carlo Laurora, e dal senatore leghista Roberto Marti.
Laurora infatti ha detto: «La scelta opzionata in favore del dott. Nico Salvemini, commissario cittadino di Puglia Popolare Barletta, per la carica di Vice Sindaco con delega alla Polizia Municipale, Proiezione Civile, Pubblico Spettacolo, Legalità, Igiene Urbana, Verde Pubblico della città di Barletta conferma la vicinanza del nostro Movimento alla comunità amministrativa nei territori e rappresenta un riconoscimento per il valore della nostra classe dirigente, che si contraddistingue per la moderazione, la competenza ed il dialogo».
«Accogliamo con grande fiducia, per il futuro, questa opportunità di buona politica per la città di Barletta creata insieme agli amici di Puglia Popolare, attenti da sempre alle dinamiche della città della Disfida e di tutta il territorio Bat e pugliese», ha invece dichiarato il senatore.
Flavio Basile
Ha parlato di “tradimento”, il consigliere Flavio Basile. Dopo la nomina di Salvemi, puntuale è stato il suo commento sui social: «Non parteciperò mai al “mercimonio della politica” che antepone l’interesse dei singoli a quello della collettività che ha eletto questa maggioranza al governo della città e non quella che sta platealmente processando il sindaco. Per me si chiama tradimento!»
I commenti delle opposizioni
Non si è fatto attendere il commento del gruppo consigliare del Pd che ha piuttosto “rincarato” la dose sostenendo: «La politica barlettana è ormai ridotta ad inciuci e salti della quaglia che stanno facendo sprofondare la città nel degrado morale più assoluto. Cannito continua a voler risolvere i problemi della sua maggioranza facendo campagna acquisti tra le opposizioni. E dopo aver “convinto” la consigliera Tupputi a passare con lui in cambio di un assessorato poi assegnato alla Riefolo, ora fa lo stesso con il consigliere Dimonte offrendogli addirittura il ruolo di vicesindaco con delega alla Polizia Locale poi prontamente assegnato al suo uomo di fiducia Nicola Salvemini. Luigi Dimonte – aggiungono- è uno dei famigerati consiglieri di maggioranza che mandarono Cannito a casa durante la scorsa amministrazione. Il sindaco giurò in campagna elettorale che MAI i traditori avrebbero avuto ospitalità nella nuova maggioranza. Ed infatti eccolo rimangiarsi l’ennesima promessa fatta alla città. Come quella di tenere la politica lontana dalla Barsa salvo poi ridurla ad una carcassa da dare in pasto ai suoi fedelissimi consiglieri. L’unica cosa che interessa a Cannito è comandare, con chiunque sia disposto ad accettare come regalo una comoda poltrona lautamente pagata dai cittadini. Il sindaco è convinto di aver trovato il 17esimo consigliere disposto a votare i suoi provvedimenti ma siamo facili profeti: verranno fuori altri mal di pancia».
Idem ha fatto la lista “Coalizione Civica”: i suoi consiglieri, Carmine Doronzo e Michela Diviccaro, hanno, inoltre, fatto una “tiratina d’orecchie” anche al Pd. Più nello specifico hanno tuonano che: «Il “mercato” della politica a Barletta non è mai andato in ferie. Le ultime nomine del sindaco Cannito ci consegnano un quadro osceno in cui a prevalere sono richieste ed interessi personalistici utili esclusivamente a soddisfare i capricci di singoli consiglieri comunali.
Il sindaco Cannito chieda scusa per aver tradito ancora una volta gli elettori ai quali aveva raccontato la storiella della coerenza e del riscatto che, in realtà, era la menzogna che oggi tutti vedono: l’ingresso in maggioranza di quelle stesse donne e uomini che aveva denigrato ed offeso durante la campagna elettorale, e che oggi reputa persone indispensabili per il futuro della città, illudendosi che queste operazioni possano curare i “maldipancia” dei suoi, ma sapendo benissimo che ne nasceranno altri e più persistenti. Altro che giunta tecnica!
Non può essere esente da una seria riflessione ed autocritiche anche il Partito Democratico barlettano per aver dato vita nelle scorse elezioni a una coalizione che ha eletto ben 3 consiglieri comunali che, alla prima occasione utile, hanno deciso di passare tra i banchi del centrodestra.
Anche queste amare considerazioni ci obbligano a discutere con urgenza di un’alternativa credibile all’attuale quadro politico-amministrativo attraverso cui fare chiarezza sul piano urbanistico, sullo sviluppo economico, sociale e culturale della città, sul disastro ambientale, sulla realizzazione e gestione del verde pubblico».
Non è rimasta in silenzio la consigliera del Pd, Santa Scommegna (ex candidata sindaco che sfidò Cannito al ballottaggio, apparentandosi con “Coalizione Civica”, nelle ultime amministrative del 2022) che, rispondendo a Doronzo sui social, ha precisato: «Nella tua analisi manca un dato: l’apparentamento della tua alla coalizione della Scommegna. Quindi poiché i transfughi non sono stati eletti nel Pd ma in altre liste, di questi comportamenti ne sono responsabili tutti?»
Il centrodestra
Dà il benvenuto, al nuovo vice sindaco e assessore, il centrodestra barlettano (che di certo comprende la consigliera di FdI Stella Mele e i suoi colleghi Riccardo Memeo, Luigi Antonucci e Gennaro Cefola) che con una nota ha fatto sapere:
«Come maggioranza che sostiene il Sindaco Mino Cannito, sentiamo il dovere di esprimere un sincero ringraziamento all’assessore Valentina Scazzeri per il grande lavoro svolto. Un impegno tangibile che con dedizione, professionalità e visione strategica ha saputo portare avanti, valorizzando e migliorando un settore essenziale per la nostra comunità, quello della Polizia Locale. Organizzeremo, presto, dei forum aperti ai cittadini per illustrare il lavoro svolto dagli assessori che hanno avuto l’onore e l’onere di mettersi al servizio della città, con lo sguardo sempre rivolto al miglioramento delle condizioni di vivibilità della comunità barlettana. A Valentina Scazzeri, che ringraziamo ancora, e che per un mero cavillo tecnico risulta erroneamente “revocata” e non invece “dimissionaria”, subentra l’assessore Nicola Salvemini, espressione del consigliere Luigi Dimonte, ai quali va il nostro sincero benvenuto e l’augurio di buon lavoro. Il consigliere Dimonte, aveva già da tempo deciso di aderire ad un movimento politico “Alternativa Popolare” che nelle recenti competizioni amministrative di altri capoluoghi pugliesi lo ha visto federarsi al centrodestra e questo non poteva non incidere nel nuovo assetto amministrativo, al fine di garantire il prosieguo dell’attività politica».
Intanto mercoledi mattina, 6 novembre, è in programma il consiglio comunale: sarà la volta buona per approvare il bilancio consolidato?