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lunedì, 23 Dicembre 2024
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Insorgenza tumori, Andria pretende risposte: sit-in in viale Crispi con circa 400 partecipanti

Circa 400 i presenti in viale Crispi, che hanno dato vita ad un sit-in spontaneo, fortemente voluto da una popolazione ormai stanca e afflitta, soprattutto dopo la prematura scomparsa della 35enne Speranza Pastore

“Trovate una cura per i tumori, che dell’acqua su Marte poco ci importa”. Uno striscione a caratteri cubitali rossi, emblematico, simbolo di una protesta silenziosa.

Una città che cerca risposte, le pretende. Andria, ieri sera, mercoledì 16 ottobre 2024, si è unita e all’unisono ha chiesto una spiegazione per quello che sta accadendo.
Per le tante giovani vite che si stanno ammalando e per quelle che sono venute a mancare a causa dell’insorgenza di tumori.

Circa 400 i presenti in viale Crispi, che hanno dato vita ad un sit-in spontaneo, fortemente voluto da una popolazione ormai stanca e afflitta, soprattutto dopo la prematura scomparsa della 35enne Speranza Pastore, che ha scosso tutta la città.

Tema principale della serata è stata l’“invasione”, così definita, delle antenne telefoniche in città, una delle tante probabili cause della comparsa, specie in età giovanile, della malattia del secolo.

L’evento è stato anticipato da una nota a firma del Forum Ricorda Rispetta di Andria:

«Le associazioni Onda d’Urto, Calcit, Associazione Genitori, Italia Nostra, In Compagnia del Sorriso, Movimento Consumatori, C.P.L. Comitato per la Legalità, Federcommercio Imprese Artigiane, Giorgia Lomuscio, Circolo della Sanità, Riscoprirsi, Slow Food, Urban Mobility, Manzoni Sport tutte aderenti al Forum Ricorda Rispetta, in merito alla strumentalizzazione di taluni sugli ultimi dolorosi eventi che hanno colpito famiglie di nostri concittadini esprimono la loro totale indignazione verso le forme di protesta apparse in questi giorni in particolare sui social».

«Toni e parole usate non sono degne di persone appartenenti ad una comunità civile. Non si può puntare il dito verso qualcuno solo per partito preso e senza avere piena contezza delle problematiche e delle situazioni.

Sono tante le cause che possono determinare talune patologie e/o l’incremento delle stesse con particolare riguardo a quelle tumorali. Andria da questo punto di vista non si fa mancare niente grazie in particolare al comportamento incivile di tanti forse troppi nostri concittadini.

Vogliamo parlare dei roghi di materiali che sprigionano spesso alte nubi di fumo nero e maleodorante che possono anche contenere diossine ed altri pericolosi veleni, dello sversamento di rifiuti in ogni dove, dei gas di scarico delle auto che circolano in una città che potrebbe
sostenere la circolazione al massimo di 30.000 autoveicoli mentre se ne contano oltre 70.000 nella disponibilità delle famiglie andriesi il 20% delle quali euro1 ed euro 2 quindi particolarmente inquinanti.

Che dire poi del proliferare di antenne sui palazzi della città le cui aree sono state concesse alle
società di telefonia solo per denaro da parte dei condomini senza però pensare invece ai danni che quella scelta può provocare a sé stessi e agli altri».

«Non parliamo poi di quello che probabilmente negli anni è stato impunemente sotterrato in seguito all’abbattimento di strutture obsolete o non più utilizzate contenenti probabilmente materiali fortemente inquinanti come ad esempio l’amianto.

I danni all’ambiente provocati innanzi tutto dalla nostra incuria e dai nostri comportamenti scorretti prima o poi si pagano. Ecco quindi l’aumento di tante patologie ed in particolare di quelle
tumorali. Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere il problema ma se ciascun cittadino si rendesse consapevole e rispettoso delle regole certe patologie si potrebbero prevenire, ridurre ed evitare.

Nel convegno dove non erano presenti i tanti censori che in questi momenti stanno gridando e organizzando la protesta è stato evidenziato che dare nelle mani di bambini piccoli e di ragazzi telefonini o tablet provoca danni al cervello che si possono rivelare spesso irreversibili come emerso dalla relazione del prof.

Di Ciaula nel convegno sull’elettromagnetismo svoltosi venerdì scorso ad Andria e opportunamente disertato da chi sta fomentando la protesta».

«Pertanto le associazioni che compongono il Forum stigmatizzano e condannano tutti gli atteggiamenti e i comportamenti scorretti e violenti verso le autorità costituite alle quali bisogna chiedere il massimo impegno per la salvaguardia della salute dei cittadini non dimenticando i limiti che le normative impongono loro ed inoltre non dimenticando però che ciascun cittadino deve rispettare le regole e tenere comportamenti corretti che non danneggiano l’ambiente.

Il Forum non aderirà a forme esteriori di protesta ma continuerà nel suo impegno per realizzare quelle iniziative atte a migliorare sostanzialmente e realmente la qualità della vita nella nostra
città.

In tre anni è stato realizzato il monitoraggio della qualità dell’aria con la presenza per un anno di 5 centraline che hanno registrato le emissioni di PM10 e PM2,5. Stiamo lavorando per realizzare il monitoraggio sulle emissioni di biossido d’azoto.

È stato realizzato sempre dal Forum un bosco su un area di 3.500 mq. concessa dal Comune dove sono state piantumate oltre 200 piante. Il Forum sta collaborando alla redazione del Profilo della Salute del Comune di Andria che presto sarà completato.

Prossimamente partiranno corsi di formazione su ambiente e inquinanti oltre a mobilità sostenibile per i frequentanti le scuole per adulti di Andria e della BAT.

Stiamo inoltre procedendo alla definizione l’acquisizione di altre 2 aree per realizzare nella prima un nuovo bosco urbano mentre per la seconda si procederà al completamento delle piantumazioni per realizzare un terzo Bosco Urbano targato Forum Ricorda Rispetta.

Queste sono iniziative concrete che servono a migliorare la qualità della vita dei cittadini andriesi».

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