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venerdì, 22 Novembre 2024
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Trani – Città “al buio”. A rischio sicurezza e vivibilità

Si stanno moltiplicando le segnalazioni dei cittadini che lamentano "una luce fredda" che mal si addice alla vivacità delle strade tranesi

A Trani, negli ultimi giorni, si stanno moltiplicano le segnalazioni dei cittadini preoccupati per l’illuminazione pubblica insufficiente.
Intere strade che a detta di molti “sono completamente al buio” gettano ombre inquietanti sulla sicurezza dei residenti, che si trovano a fare i conti con un’atmosfera spettrale e disagi quotidiani, soprattutto nelle ore serali, rendendo il ritorno a casa un salto nel vuoto.

“Quando questo processo di cambiamento sarà terminato, Trani non sarà meno illuminata, ma illuminata diversamente”. Così il primo cittadino, Amedeo Bottaro, esordì, nei primi di marzo 2024, a proposito del malumore che già si respirava tra i residenti della città di Trani, a seguito di un anno e più di nuova e cattiva gestione del sistema di illuminazione pubblica, iniziata il 15 marzo 2023, affidata alla società City Green Light nell’ambito del Servizio Luce 4 Consip, subentrata ad Amet.

Le giustificazioni del sindaco sono state tante:

“Innumerevoli problemi, ben superiori rispetto a quelli previsti, nel passaggio delle consegne; City Green light ha ricevuto un impianto molto più obsoleto di quello che già si sapeva.“

Poi sono seguite le rassicurazioni:

“Entro settembre si completeranno una serie di interventi che dovrebbero rendere decisamente migliore lo scenario di cui oggi non solo i cittadini, ma anche noi stessi ci lamentiamo.”

Ed eccoci qua. Siamo a settembre inoltrato, eppure non sono mancati blackout in Piazza della Repubblica, disagi conseguenti, paura nel circolare per le strade nelle ore già buie di loro natura e lamentele frequenti sulla scarsa illuminazione pubblica diffusa a macchie di leopardo per la città.

La caterva di critiche non ha risparmiato i nuovi faretti montati soprattutto in Corso Cavour e Corso Vittorio Emanuele, definiti dai residenti: “una caduta di stile per la storicità e unicità della luce pubblica, mutando contestualmente l’atmosfera che si vive nella città, oltre che una proiezione della luce limitata e circoscritta. Quando sarebbe stato meglio montare delle lampadine, sempre LED, invece dei faretti.”

Quello che più ha colpito il cuore dei tranesi non è legato esclusivamente ai disastri tecnici, quanto alla fredda promanata di luce che ha spazzato via quella calda e romantica che ha illuminato Trani per oltre cent’anni , praticata dalla sua azienda pubblica.

Questa possibilità di ritorno al passato fu troncata sul nascere dal sindaco Bottaro che si rifece alle attuali normative: “quella luce era stata pensata per una ben diversa epoca storica, mentre oggi, anche ai sensi delle attuali normative, sarebbe stata inadeguata. La minore luce è data dal fatto che si sta ancora procedendo alle sostituzioni, giunte all’80% del totale”.

Ce ne saremmo fatti pure una ragione, anche se con una stretta allo stomaco, ma le ultime sostituzioni, seppure sono stati raggiunte o quasi, non soddisfano i molti, e lasciano nel buio pubblico i pochi indifferenti.

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