“Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’uomo di 58 anni di Molfetta che sabato mattina, 31 agosto 2024, è morto folgorato mentre effettuava lavori di potatura a Bisceglie, come emerge dalle notizie riportate dalla stampa” – la nota è a firma di Michele Valente, Segretario generale Cgil Bat.
“Purtroppo ci troviamo ancora una volta a dover amaramente commentare fatti tragici a soli 20 giorni da un altro incidente mortale sul lavoro a Spinazzola. Che si tratti del titolare della sua stessa ditta o che sia un operaio, poco cambia. Ci sembra incredibile che accada ancora, eppure è così nonostante il grande sforzo che come sindacato stiamo facendo a livello nazionale, e anche locale, nella battaglia contro l’insicurezza sui luoghi di lavoro.
Siamo mobilitati quotidianamente su questo fronte e numerose sono le iniziative che organizziamo per parlare di infortuni sul lavoro, talvolta con esiti mortali come in questo agosto da dimenticare nella Bat. Non si tratta di organizzazioni fini a loro stesse ma sono momenti in cui chiamiamo a raccolta lavoratori, giovani, pensionati anche disoccupati per diffondere la cultura del lavoro di qualità, che purtroppo ancora spesso manca.
Inoltre, proprio nella nostra provincia dobbiamo sottolineare come ci sia anche da parte della Prefettura della Bat una grande sensibilità da questo punto di vista che si evince anche, e non solo, dall’istituzione dell’osservatorio per la sicurezza sui luoghi di lavoro composto da organizzazioni sindacali e datoriali, enti previdenziali, forze dell’ordine, sindaci e naturalmente prefettura.
Per settembre con i referenti dell’ufficio di governo stiamo già programmando, in seno a questo osservatorio, una serie di iniziative in materia di diffusione di educazione e cultura al lavoro, non purché sua ma di qualità, cioè sicuro e tutelato. Coinvolgeremo i giovani soprattutto, sperando di parlare alla futura classe dirigente, ai futuri imprenditori e operai del nostro territorio.
Parleremo inizialmente di edilizia ma non escludiamo di andare avanti con gli altri settori, in primis l’agricoltura perché nessuno più riesce ad accettare il fatto che al mattino si esca di casa per andare a lavorare, che sia in campagna o in cantiere ma anche in azienda, ed alla sera non vi si faccia più ritorno” – conclude Valente.