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giovedì, 26 Dicembre 2024
HomeAttualitàContestoLab: “Venditti, le scuse non servono”

ContestoLab: “Venditti, le scuse non servono”

All’indomani delle parole del cantautore durante il concerto di Barletta

“Non serve scusarsi se il danno è stato fatto. Potevi non esserti accorto al buio che era un ragazzo speciale, ma una volta che un tuo collaboratore sul palco te lo ha fatto presente non c’era bisogno di rincarare la dose dicendo che anche un ragazzo speciale deve imparare l’educazione.
L’educazione devi impararla tu che dovresti invece dare l’esempio visto che che sei un artista che viene pagato anche da noi e le tue canzoni arrivano a tutti”.

Così Raffaella Caifasso, presidente dell’associazione ContestoLab di Trani, Bisceglie e Ruvo di Puglia all’indomani delle parole proferite dal cantautore Antonello Venditti durante il concerto tenutosi ieri sera nel fossato del castello di Barletta.

“Non si può scimmiottare un ragazzo cosiddetto “speciale”.
E’ questo il coro unanime delle famiglie appartenenti all’associazione ContestoLab che conta più di 80 famiglie di Trani, Bisceglie e Ruvo di Puglia.

“Avevo tanta stima di questo artista…
Dice una mamma. Giuro che non ascolterò più la sua musica. Speriamo che la sua carriera finisca qui, in modo che ricordi a vita lo schifo che ha fatto. Da mamma sono ferita”.
Mamma di Giovanni

“Lui ha sbagliato due volte non solo perché ha scimmiottato il ragazzo, ma anche perché lo ha fatto sul palco davanti a tanta gente e con strafottenza.
E se dopo chiede scusa dimostra quanto vale… niente, perché poi chi sta intorno magari applaude anche.
Immagino solo il dolore che ha provato in quel momento quella mamma che ha visto la figlia essere scimmiottato”.
Mamma Luca

“Venditti ha perso una occasione…poteva essere un esempio per altre persone, lui che è stato un punto di riferimento musicale e non solo per tante generazioni, poteva cogliere il momento per sensibilizzare il suo pubblico, per mirare all’inclusione e invece si è comportato come tutte quelle persone ignoranti, nel senso che ignorano, cosa significa ragazza/o speciale”.
Mamma di Andrea

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