Non si arresta la querelle tra il comitato Operazione Aria Pulita (OAP) Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e amministrazione comunale; stamattina sono stati effettuati nuovi prelievi a ridosso del famigerato canale H su commissione di Oap, ossia del suo presidente Michele Cianci, per verificare se le acque sono balneabili o meno. Gli esiti dei prelievi saranno disponibili nelle prossime 48 ore, cosi come dichiarato dal dottor Mauro Bufo (in foto) del laboratorio di analisi “Sicurala”.
«Sia Arpa che Goletta hanno ragione– ha spiegato Cianci – l’agenzia ha fatto le analisi a 100 metri dalla costa mentre Goletta le ha fatte qui, alla foce, è chiaro che stiamo parlando di due cose diverse. Poiché qui, a ridosso della foce, si bagnano i bambini e le mamme sono preoccupate Oap, per questioni di sicurezza, ha voluto porre in essere ulteriori analisi».
Intanto i presidenti di Legambiente Puglia, Daniela Salzedo, e Legambiente Barletta Raffaele Corvasce chiariscono, specie all’amministrazione comunale, quello che è stato il reale obiettivo relativamente alle analisi eseguite da Goletta Verde tra l’otto e il dieci luglio scorsi. Dalle stesse analisi si evinse che su 32 punti campionati sulla costa e sui laghi solo un campione risultò inquinato, ovvero quello della spiaggia libera sulla litoranea di ponente a Barletta.
«Ci sorprende – commentano i presidenti – la reazione dell’amministrazione di Barletta che, evidentemente, non ha colto il lavoro costruttivo della restituzione dei dati di monitoraggio di Goletta Verde. Eppure gli esiti del monitoraggio condotto da Arpa Puglia sulle acque di balneazione nel mese di giugno (pubblicati) e luglio in diversi tratti del mare di Barletta, pur non superando i limiti di legge relativi a contaminanti microbiologici (Enterococchi intestinali ed Escherichia Coli), evidenziano che la concentrazione di questi due inquinanti è tuttavia estremamente vicina ai valori limite e abbastanza in linea con quanto rilevato dai volontari di Legambiente. I risultati del monitoraggio di Arpa Puglia – aggiungono – vanno letti in continuità e non in contrasto con i dati rilevati da Goletta Verde, che semmai ne rappresentano un “addendum”, un’integrazione, visto che il punto di prelievo scelto da Legambiente non è all’interno del canale e neppure alla sua foce, ma è stato effettuato a distanza, con un prelievo da riva ad una profondità che varia da 80cm a 100cm d’acqua. Le risultanze di entrambe le campagne di monitoraggio – concludono- avrebbero dovuto suggerire all’amministrazione comunale l’adozione di misure di precauzione (come l’apposizione di cartellonistica con divieto di balneazione), circoscritte, puntuali e non ovviamente estese all’intero litorale, al solo fine di garantire una fruizione maggiormente sicura da parte dei bagnanti della risorsa mare».
D.D.