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sabato, 28 Dicembre 2024
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Trani – Bando impianti sportivi: i cittadini vogliono la verità 

Annullamento del bando e dimissioni in blocco, le richieste di Azione

La custodia degli impianti sportivi è stata prorogata perché le strutture sportive necessitano di interventi urgenti da parte del comune. 

Lo si apprende dall’albo pretorio.

Forse è per questo che gli impianti sportivi, a 5 mesi dalla scadenza del bando, non sono stati ancora assegnati definitivamente dal dirigente rispettando così la data del primo luglio riportata nel bando?  C’è qualche problema o si sono accorti che Azione Trani ha ragione? 

Si tratta dell’ennesima presa in giro per tutti i cittadini, un’autentica vergogna per lo sport tranese di cui il sindaco, gli amministratori  e l’assessore al ramo dovranno darne conto agli organi competenti.

Adesso basta! Non si prende in giro la città, non si sperpera il denaro pubblico che la gente guadagna con fatica.

Da cittadina in primis e poi da vice segretario di Azione Trani denuncio pubblicamente quanto sta avvenendo.

Azione Trani aveva ragione quando invitava il segretario generale e il sindaco  a controllare la regolarità e la trasparenza del bando di gara per l’assegnazione degli impianti sportivi  dietro cui si nasconde un clientelismo sfrenato da parte degli amministratori comunali – occulti presidenti e dirigenti di associazioni che addirittura hanno partecipato alla gara e se la sono aggiudicata.

Non è possibile, e qui mi rivolgo al sindaco e al segretario generale, bandire una gara quando le strutture sportive necessitano da parte dell’ente proprietario interventi urgenti di ristrutturazione. Non era più regolare bandire la gara dopo questi interventi?

Come è possibile ad esempio elargire 1.300.000 euro di soldi pubblici per far gestire lo stadio comunale e poi accorgersi che ne servono altri per ristrutturarlo, insieme agli altri impianti sportivi, altrimenti non si può affidare lo stesso impianto a chi se lo è aggiudicato?

Si vocifera che il comune prima di consegnare le chiavi farà dei lavori straordinari per 30 mila euro per rimettere temporaneamente l’erba sul terreno di gioco.

Inoltre nel bando risultano a nostro avviso delle incongruenze perché è specificato che gli impianti a gara sono classificati “senza rilevanza imprenditoriale”. Ciò significa che la gestione degli impianti sportivi viene assistita dall’ente pubblico mediante un contributo finanziario (per lo stadio 1.300.000 euro) poiché l’aggiudicatario  non è in grado di sostenere le spese da solo”. 

Ma l’assessore allo sport non ha detto che gli aggiudicatari potranno fare spettacoli, iniziative e cartellonistica pubblicitaria a pagamento che inevitabilmente porteranno soldi alle casse della società? 

Mi viene il sospetto che possa trattarsi di un contributo mascherato per far guadagnare soldi a tutto l’entourage?

E poi perché lo stadio non è custodito e videosorvegliato dal comune?

Perché se ci fossero state le telecamere (non quelle della 16 bis) il terreno di gioco non sarebbe stato “avvelenato”. 

Forse qualcuno lo sapeva?

A proposito di stadio ricordiamo a chi di competenza che stiamo ancora aspettando il verbale dell’Arpa Puglia, l’autorizzazione al sopralluogo all’impianto sportivo e gli atti di gara completi così come da nostre richieste regolarmente protocollate. 

Inoltre chiediamo anche che ci vengano  mostrati  i verbali di sequestro e dissequestro da parte della procura della cisterna avvelenata e di specificare chi è che tipo di trattamento sarà effettuato  per ripulite la cisterna.

Il direttivo di Azione Trani vuole risposte certe dal sindaco e chiede allo stesso di  annullare il bando così da poter mettere prima in sicurezza i fatiscenti impianti sportivi.

Infine in vista di un imminente rimpasto chiediamo che almeno l’assessorato allo sport venga dato a gente competente e che ha a cuore il bene di Trani.

Con questo assessorato gli impianti sportivi hanno raggiunto il “peggio” storico. Basta vedere le condizioni in cui è ridotto lo stadio. Una vergogna!

A spiccare sono il terreno di gioco e la gradinata con la scritta Trani ormai “sbiadita e fiorita”.

Dimissioni in blocco come atto di umiltà nei confronti dei cittadini no???

Raffaella Merra – Vicesegretario Azione Trani

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