Come vedi una cosa
Riceviamo e pubblichiamo la nota del vice segretario di Azione Trani, prova Raffaella Merra
Chi vincerà la gara per la gestione dello stadio comunale?
A chiederselo è sempre il gruppo di Azione Trani di cui sono vicesegretario.
A Preannunciarlo, in tempi non sospetti, è stato proprio l’assessore allo sport Leo Amoruso e come sempre vi spiego perché (naturalmente sempre con prove alla mano).
A parlare questa volta sono i post dello stesso assessore Leo Amoruso pubblicati con tanto di foto allegate.
Parliamo del post del 15 luglio 2020 dove si legge come anteprima: “ringrazio Amedeo Bottaro per la fiducia accordata dicendo: veditela tu su tutto”.
E l’assessore astuto lo ha preso in parola.
I ringraziamenti, guarda caso, vanno anche al dirigente al ramo del comune: “persona competente e disponibile”.
E nello specifico attuale componente della commissione di gara per la gestione degli impianti sportivi, compreso lo stadio che per l’assessore ‘tanto caro mi fu…’.
Una commissione giudicatrice i cui componenti, a dire il vero, di competenze ben poco hanno in materia di impiantistica sportiva correlata ai bandi. Ma l’amministrazione ha prefeirto evidentemente andare in commissione “interna” piuttosto che affidarsi a degli esperti puri in materia, il tutto per avere maggiore peso all’interno delle decisioni.
Pertanto se almeno 2 su 3 non hanno nessuna preparazione specifica, come fanno a valutare i requisiti tecnici?
Per esempio come fanno a valutare il campo bivalente calcio/rugby?
Campo che in maniera palese andrebbe a dequalificare il nostro stadio, non permettendo al nostro impianto di ospitare gare professionistiche nazionali e internazionali.
Pare lampante che queste migliorie che dovrebbero definire il vincitore, non verranno valutate secondo criteri esclusivamente tecnici, ma forse seguendo altre logiche.
E se non si potranno disputare gare professionistiche dove giocherà la squadra femminile che per tanti anni ha dato lustro alla città militando in categorie superiori e che per giunta
è stata costretta insieme ad altre squadre di calcio a giocare un intero campionato fuori casa strappando così l’identità di una squadra e il calore del suo pubblico?
E poi come si può bandire la gara per una struttura che al momento non è agibile e non lo sarà nemmeno il prossimo campionato perché il rifacimento del sintetico porta via diverso tempo?
A proposito del sintetico, pare infatti che il raggruppamento di società che ha partecipato alla gara sappia già come trovare i soldi per il rifacimento del terreno di gioco, ovvero attraverso quel
credito sportivo a cui ha fatto ricorso proprio Amoruso per i fari allo stadio
Pertanto il raggruppamento potrà restituire il finanziamento un po’ per volta.
Coincidenze o tutto studiato a tavolino prima che fosse bandita la gara?
Coincidenza anche il post su Facebook del 29 luglio 2020 in cui Amoruso scriveva: “E’ ufficiale ora: il nostro stadio comunale avrà i fari e sarà anche la casa del rugby”.
Il sindaco e’ a conoscenza di tutte queste strane coincidenze o è distratto dalle vicende baresi?
Lo sport non deve diventare una Lobby in mano a pochi che godono di favoritismi
Lo sport è uno strumento di inclusione e coesione sociale. Non divide, unisce. E’ gioco di squadra, rispetto delle regole e non esclude nessuno. Vince le discriminazioni e soprattutto non gioca d’anticipo. E questo il nostro Assessore dovrebbe saperlo visto che ha fatto parte di una squadra… di rugby.
A proposito, quasi mi sfuggiva, tra le società sportive ammesse alla seconda fase del bando spicca anche la Fortitudo Basket per l’aggiudicazione del Palazzetto.
E guarda caso dietro al presidente della Fortitudo c’è un “presidente” occulto parte integrante dell’amministrazione Bottaro.
Per tutti i fatti esposti come gruppo di Azione Trani chiediamo al sindaco che gara venga sospesa in autotutela e non solo per lo stadio, ma per tutti gli impianti sportivi previsti nel bando visto che la gara è unica.