Rendere le città più accessibili è un passo fondamentale per far sì che tutti i cittadini abbiano accesso in maniera egalitaria ai servizi offerti dalla città ed alle opportunità che essa produce.
Le città inclusive sono il risultato di programmi che includono diverse discipline, tra le quali il design urbano, la gestione degli spazi pubblici, e la sicurezza e il benessere socio-sanitario. Non si tratta solamente di rimuovere barriere architettoniche, ma di ripensare l’interità dei servizi offerti dalla prospettiva delle persone disabili.
Nonostante negli ultimi tempi governo e regioni si siano impegnati nel finanziamento di città più inclusive, ogni giorno persone disabili si scontrano con gradini, porte, o piattaforme inadeguate che rendono la vita autonoma molto difficile.
Tuttavia, sparsi per il mondo esistono esempi di città inclusive che hanno fatto dell’accessibilità un cardine del loro sviluppo urbano. Vediamo insieme in che modo queste città hanno raggiunto questi risultati.
Zone pubbliche
Ripensare gli edifici pubblici, i centri storici e le periferie è necessario per garantire i diritti di tutti i cittadini. Rimuovere le barriere architettoniche per coloro che si muovono in carrozzina è ovviamente fondamentale, ma altri miglioramenti che possono essere implementati riguardano le persone con disabilità visive o uditive. A questo scopo, la creazione di percorsi sonori e tattili può aiutare persone con questi tipi di disabilità a vivere la città in totale autonomia.
Un esempio di città inclusiva in questo senso è Lione, che nel 2018 ha ottenuto il primo premio all’Access City Award grazie all’aggiunta di segnali sonori nel 75% degli incroci della città e alla conversione della totalità dei suoi mezzi di trasporto pubblici.
Trasporti
Nelle grandi città i trasporti sono essenziali per la vita di tutti i giorni. Adattare i mezzi di trasporto, così come le stazioni, con rampe e ascensori è il primo passo verso una completa accessibilità, ma non l’unico. Per rendere il servizio di trasporto pubblico veramente inclusivo, bisognerebbe adattare anche le tabelle orarie, per fare in modo che i bus, i tram o i treni non siano sovraffolati anche nelle ore di punta.
Per quanto riguarda il centro della città, inoltre, sarebbe necessario limitarne l’accesso ai veicoli privati, con eccezione dei veicoli che trasportano persone disabili, per garantire un migliore servizio dei mezzi pubblici e una maggiore sicurezza stradale.
Abitazioni private
Rendere le città più accessibili significa anche operare sulle abitazioni private tramite delle norme che regolino la costruzione di nuovi edifici. A questo scopo, è necessario che le nuove abitazioni siano dotate di ascensori laddove l’accesso alla palazzina preveda delle scale, e che gli edifici più datati vengano modificati per consentirne l’accesso a tutti i cittadini.
Anche per quanto riguarda l’interno delle abitazioni, progettare case con porte che permettano l’accesso a persone in carrozzina, e bagni e cucine facilmente adattabili può limitare considerevolmente la somma da investire nel caso in cui questi adattamenti si rendano necessari. Sono molte le agevolazioni a cui si può accedere per effettuare queste modifiche, tuttavia l’impegno economico del privato è sicuramente non indifferente quando si tratta di ristrutturare la propria abitazione in autonomia.