13 arresti, 15 denunce, sequestri di armi, droga e di uno jammer.
E’ il bilancio della vasta operazione della Polizia di Stato in diverse province del Nord della Puglia, in particolare nei centri ad alta densità criminale di Cerignola, Andria e Bitonto, luoghi di spaccio e intimidazioni.
In azione le Squadre Mobili delle Questure di Bari, Foggia e della provincia Barletta-Andria-Trani, oltre alle SISCO (Sezioni investigative alle dirette dipendenze del Servizio Centrale Operativo) di Bari, Lecce, Napoli, Potenza e Campobasso, che nelle scorse settimane hanno svolto, nei territori interessati, preliminari investigazioni volte a raccogliere in modo capillare informazioni su soggetti e luoghi pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, che sono stati colpiti con l’operazione di questi giorni.
In aggiunta agli Uffici Investigativi hanno operato i Reparti Prevenzione Crimine provenienti da diverse parti d’Italia e, in particolare, da Abbasanta, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Foggia, Lecce, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Emilia, Rende, Roma, Siderno e Vibo Valentia.
Il contingente si è, inoltre, avvalso dei team UOPI (Unità Operative di Primo Intervento), poliziotti con addestramento ed equipaggiamento particolare, altamente specializzati per la messa in sicurezza del teatro operativo e per l’eventuale neutralizzazione di gravi minacce.
Hanno partecipato alle attività anche i Commissariati di Pubblica Sicurezza di Cerignola e Bitonto, Unità Cinofile antidroga e antiesplosivo, la Polizia Scientifica, la Polizia Amministrativa e Sociale e la Polizia Stradale.
La copertura aerea dell’ingente dispositivo è stata garantita da due elicotteri del 9° Reparto Volo della Polizia di Stato.
Impegnati 400 poliziotti che hanno setacciato il territorio con perquisizioni, rastrellamenti, posti di blocco e controlli.
Nel territorio di Cerignola, l’operazione si è concentrata sulla zona Torricelli e San Samuele, quartiere conosciuto anche come “Fort Apache”, noto alle cronache per le attività di spaccio di sostanze stupefacenti e perché proprio in questo luogo si ritengono essere stati pianificati molti assalti a furgoni portavalori di tutta Italia.
Nel corso dei controlli effettuati presso autodemolitori locali, con l’ausilio della Polizia Stradale, sono stati rinvenuti e sequestrati quasi nove mila pezzi di ricambio di automobili di alta gamma, di sospetta provenienza illecita, pronti per essere rivenduti, di cui più di sei mila all’interno di un solo deposito.
Ad Andria, l’operazione ha riguardato il quartiere San Valentino, nel recente passato interessato da numerosi incendi dolosi e intimidazioni realizzate dalla criminalità organizzata andriese.
A Bitonto, è stata colpita la zona del Borgo Antico e la zona 167, anche conosciuta come la “Scampia” di Bitonto perché interessata da un massivo fenomeno di vendita a cielo aperto di sostanze stupefacenti con capi, vedette e pusher.
Nello stesso territorio sono stati rinvenuti e sequestrati un inibitore di frequenze (jammer) utilizzato per disturbare i segnali degli apparati radio e telefoni cellulari, agevolando la commissione di reati, così come tre parrucche utilizzate per i travisamenti.
A seguito della pressione esercitata sui sodalizi criminali operanti in questi territori, durante l’operazione sono state arrestate tredici persone, mentre quindici sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.
Nello stesso contesto geografico, sono state eseguite 127 perquisizioni domiciliari e 86 controlli ai sottoposti agli arresti domiciliari.
Sono, inoltre, stati eseguiti oltre trecento posti di controllo e quattro posti di blocco con gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e delle UOPI, con più di diecimila persone controllate ed identificate e più di cinque mila veicoli controllati.
Nei territori interessati dall’attività sono state sequestrate tre pistole e tre armi da punta e taglio.
Infine, all’esito della vasta operazione è stato sequestrato quasi un kilogrammo di sostanze stupefacenti, in alcuni casi occultate in cantine e terrazzi.