Una nuova truffa sta prendendo piede nella sesta provincia pugliese in questi giorni.
Un raggiro perpetrato da parecchio tempo e da diversi personaggi, senza esitazione e soprattutto senza pietà per i malcapitati. Solitamente uomini della bat che tentano di vendere privatamente la loro auto.
Ultima truffa registrata, quella di un 24enne foggiano, ai danni di un andriese.
Il modus operandi è sempre lo stesso.
Attraverso portali online che mettono in vendita auto usate, la vittima viene agganciata dal giovane, che appare sin da subito interessato all’acquisto del veicolo.
Dai modi cortesi e dal linguaggio affabile, l’uomo si dichiara subito disponibile a concludere l’affare e fissa l’appuntamento con il venditore, presso la stazione di Barletta, chiedendo come unico sconto i costi del passaggio di proprietà, da includere nell’importo totale dell’operazione, e quindi a carico della vittima.
Come da accordi, l’incontro avviene in stazione – dopo l’orario di chiusura delle banche – e, dopo un giro di prova nell’auto da acquistare, il truffatore, che si mostra divertente e rilassato, parlando anche della sua famiglia e mostrandogli addirittura foto e video, si reca con quest’ultimo in agenzia per concludere l’affare.
Per la stipula, il 24enne usa i suoi documenti reali, le pratiche vengono effettuate senza alcun intoppo, paga con regolare assegno circolare e va via con l’auto.
A questo punto il malcapitato si reca in banca per incassare l’assegno circolare che anche l’operatore, a prima vista, riconosce come regolare.
Ma dopo diversi tentativi di versamento, ecco l’amara scoperta: l’assegno proviene da un carnet rubato.
Nel frattempo il malvivente, anziché sparire, continua a rispondere alle chiamate della vittima, rassicurandola addirittura di effettuare il pagamento tramite bonifico.
In realtà questo si rivela solo un modo per temporeggiare ed evitare che la vittima tenti di interrompere il passaggio di proprietà dell’auto.
Infatti poi si scopre che il veicolo è stato già rivenduto ad un altro acquirente.
Ovviamente sul caso stanno indagando le forze dell’ordine e per questo non daremo altri dettagli.
Ci teniamo però a ricordare a tutti i nostri lettori, che se si hanno dubbi sulla veridicità di un assegno circolare, è possibile contattare la propria banca e domandarle di effettuare una verifica, chiedendo il bene emissione, tramite il quale la banca che ha emesso l’assegno conferma che è stata lei a emettere quello specifico assegno circolare.