“Premesso che, nell’alveo del rispetto delle normative vigenti sia in campo urbanistico che ambientale, non si può e non si deve prescindere dall’innovazione tecnologica in campo della telefonia mobile, per garantire servizi sempre più all’avanguardia che soddisfino le esigenze sempre crescenti e richieste dalla collettività, la vicenda dell’impianto di telefonia mobile di via Pericle merita una doverosa riflessione”. L’associazione FareAmbiente di Andria interviene in merito all’installazione di un impianto di telefonia mobile in via Pericle ad Andria.
“Perché arrivare a sollevare le proteste dei cittadini pur consci che il nostro Comune è dotato di un piano per le installazioni di impianti di telefonia mobile? Perché tale opportunità, ad esempio, non è stata colta, per un altro impianto sorto come un fungo alcuni mesi orsono in via B. Buozzi, considerata la vicinanza dello stadio Comunale, dotato di torri faro e, peraltro, inserito come area nel piano di zonizzazione elettromagnetica di cui è dotato il Comune?
Chi o cosa ha impedito all’Amministrazione Comunale di dirottare tale impianto su un’area pubblica anziché farlo realizzare su un fabbricato privato? Va evidenziato che l’allarmismo generato nei confronti di tali impianti non sempre ha un suo ragionevole fondamento, tenuto conto che i valori di emissioni consentiti dalla normativa vigente sono molto stringenti anche più di altre nazioni, ma soprattutto che l’autorizzazione degli stessi avviene previo monitoraggio di Arpa Puglia che esprime il suo parere sulla base di studi e simulazioni che evidenziano i futuri valori di campo elettromagnetico generato dal nascente impianto.
In più Arpa Puglia, dopo la messa in funzione dell’impianto, procede ad effettuare il reale monitoraggio dei livelli di emissioni del campo elettromagnetico, al fine di garantire quella sicurezza che i cittadini usufruitori del servizio, richiedono legittimamente.
A tal proposito, nell’apprendere dell’esito favorevole dell’incontro svoltosi con il gestore dell’impianto autorizzato in corso di realizzazione in via Pericle, non si comprende come mai l’Amministrazione non pianifichi preventivamente tali richieste, ben sapendo dell’esistenza di un Piano per l’allocazione di tali impianti, approvato dalla precedente amministrazione, e consci del fatto che i gestori presentano ogni anno, entro il 31 marzo, il loro piano di insediamento, con l’indicazione sia dei nuovi impianti che quelli esistenti.
Un piano che va considerato per tre ordini di fattori: il primo perché tiene conto delle aree pubbliche piuttosto che private; il secondo per un maggior controllo del livello di emissioni; il terzo per un fattore anche economico considerato che le royalties finirebbero nelle casse comunali piuttosto che nelle tasche di privati.
Questioni che, a quanto sembra, fino ad oggi non abbiano minimamente interessato l’Amministrazione e per le quali chiediamo una maggiore considerazione sia riguardo la pianificazione che per i conseguenti controlli. Attenzione, che non pare esserci stata fino ad oggi da parte dell’Amministrazione, vedi l’impianto realizzato su un fabbricato privato di via B. Buozzi, paradossalmente a distanza di qualche decina di metri dall’area dello stadio comunale dotato,come già detto, di torri faro ben più alte del medesimo fabbricato.
Per tali ragioni, auspichiamo come associazione ambientalista, che la lezione di via Pericle sia di monito per l’Amministrazione affinché si cominci ad attuare quanto previsto dal piano di localizzazione degli impianti, onde evitare possibili danni economici conseguenti all’eventuale riconoscimento al gestore già autorizzato, dei costi già sopportati per i lavori avviati.
Auspichiamo, altresì, a proposito di monitoraggio che, quanto prima, vengano messe in funzione le famose centraline fisse di rilevazione dei campi elettromagnetici, da tempo inspiegabilmente “inutilizzate”, che, peraltro, necessiterebbero di aggiornamenti del certificato di taratura, al di là delle specifiche competenze professionali richieste per il loro funzionamento, al fine di poter dare concretezza alle legittime richieste avanzate dai cittadini riguardo il monitoraggio dei valori dei campi elettromagnetici esistenti nella nostra Città” – concludono da FareAmbiente.