“Nella difesa della libertà, dei valori liberali sempre rivendicati da Silvio Berlusconi e da FI, di cui sono orgoglioso, legittimo e riconosciuto rappresentante cittadino, sono costretta a rispondere ai vili attacchi personali di chi palesa la propria ignoranza e malafede parlando con ‘vacua vanità, piuttosto che tacere'” – a dichiararlo è l’avv. Donatella Fracchiolla, Capogruppo FI al Comune di Andria, che risponde ai forzisti Francesco Lullo e Antonio Scamarcio.
“La comunità politica di FI ad Andria esiste nei cittadini e negli elettori che hanno votato FI e hanno contribuito ad eleggere il loro Consigliere Comunale; nei militanti; negli amici; nei giovani e meno giovani che sostengono l’azione amministrativa condotta in Consiglio Comunale, il tutto senza aver mai ricevuto supporto dal coordinamento cittadino del dimissionario segretario Francesco Lullo, impegnato a distribuire spillette di un organigramma ricco solo di nominativi e della cui azione politica non vi è traccia, che non ha mai elaborato, proposto o suggerito un’iniziativa politica, una interrogazione, una mozione, un ordine del giorno, un dibattito o un progetto sul presente e sul futuro della città.
La stessa campagna di tesseramento del partito è stata assente nella sola città di Andria a differenza di quanto accaduto in tutta la BAT e nel resto delle città d’Italia. Tutte le azioni che, come unico rappresentate in consiglio di FI, porto avanti sono frutto di un personale e profondo lavoro di studio, elaborazione e proposta, con il sostegno e la condivisione dei responsabili regionali e nazionali di FI, del mio gruppo di lavoro, dei militanti storici del partito di FI Andria e delle persone a me vicine.
A Lullo, evidentemente uso a questo tipo di menzogne, voglio ricordare che non esistono messaggi di comunicazioni tra noi in merito ad iniziative e attività politiche che io abbia “declinato per motivi personali”, mentre il suo ruolo gli imponeva di collaborare con il capogruppo al consiglio comunale del suo partito, invece di organizzare incontri e riunioni, con ordini del giorno sconosciuti, senza MAI convocarmi, generando confusione e incredulità all’interno del suo stesso direttivo.
Non essere entrato in consiglio alle scorse amministrative lo ha costretto a cercar fortuna in più partiti, senza riuscire a realizzare i propri obiettivi personali. Nel migliore Trasformismo della storia d’Italia, che da Agostino De Pretis arriva al nostro Francesco Lullo, la costante ricerca di un posto al sole negli anni lo porta a candidature civiche, un’esperienza da assessore da dimenticare, una folgorazione sovranista alle elezioni comunali del 2020 per salire sul carro del vincitore della Lega (da cui scendere subito dopo il suo fallimento elettorale) e la nomina dall’alto, senza attività, impegno e meriti politici, di Segretario cittadino di FI, dell’estate del 2022, da quello stesso coordinamento provinciale che oggi lo ha scaricato.
Il suo contributo è stato determinante solo a ridimensionare (non certo a determinare) la portata del positivo risultato elettorale di FI alle elezioni politiche, perché l’incoerenza e l’opportunismo in politica non portano mai buoni risultati elettorali. In quale partito planerà alle prossime elezioni il giramondo della politica andriese?
All’amico Antonio Scamarcio, appena approdato nella Lega dalla sua lista civica ormai svuotata, che offende e calunnia l’esponente politico di FI, partito della coalizione del centro destra di cui ormai anche lui è organico, ricordo che l’assenza di memoria cancella valore e umanità e che la mistificazione della realtà è calunnia.
Il consigliere Scamarcio, smarrito nel livore di campagne elettorali perdute, di ruoli di leadership del centro destra che nessuno gli ha mai riconosciuto per evidente inadeguatezza, non sa costruire e distrugge rapporti di lungo corso, dimentica chi lo ha sostenuto e gli è stato vicino, non ringrazia e scarica alla prima occasione chi lo ha aiutato, pretende posizioni, candidature di “quote rosa” a lui di servizio e obbedienza, insulta i colleghi in Consiglio e non partecipa, non studia, non legge le carte e la manda in caciara appena può. Bel modo di presentarsi nel suo nuovo partito dal quale pure si affannava a prendere le distanze durante la campagna elettorale.
La mistificazione della realtà, che oggi chiamiamo disinformazione, è da sempre un’arma potente utilizzata nella condotta politica di una cattiva sinistra (da cui Scamarcio proviene) per mentire, manipolare, delegittimare l’avversario e confondere i cittadini. Quando proviene dagli alleati è ancora più spiacevole.
Agli amici, colleghi, sostenitori che mi hanno inondato di attestazioni di vicinanza per le offese ricevute, continuo a dire grazie per la stima, fiducia e per il supporto e rinnovo loro con orgoglio, convinzione, libertà e impegno massimo la promessa di svolgere il mio ruolo con la forza delle idee, la conoscenza, l’approfondimento, la cultura politica liberale e l’integrità morale che nessuna calunnia di potrà mai intaccare” – conclude Fracchiolla.