L’UOC di Neurologia del Dimiccoli di Barletta, diretta dal dott. Maurizio Giorelli, risulta essere l’unica unità operativa di un Presidio Ospedaliero dell’Italia meridionale ad aver ricevuto il riconoscimento “Gold award” per la qualità della gestione dell’ictus assegnato dall’Organizzazione Europea per lo Stroke (ESO) nel primo trimestre (Q1) del 2023.
Tale premio di natura internazionale – reso possibile grazie agli eccellenti risultati nella gestione terapeutica (trombolisi) dell’ictus ischemico – segue un precedente riconoscimento ottenuto sempre da parte di ESO-Angels, ente senza fini di lucro, che sostiene il registro Europeo SIST-MOST all’interno del quale tutti i centri ospedalieri impegnati nella gestione dell’ictus inseriscono i dati di performance derivanti dalla loro gestione della trombolisi.
La finalità del registro europeo è quella di tenere sotto controllo e promuovere l’efficienza del trattamento, visto che quanto più rapido è lo stesso nella ricanalizzazione dell’arteria occlusa, tanto migliore è il recupero del paziente e minori sono i danni e la disabilità derivanti.
Da aprile 2022, l’UOC di Neurologia ha istituito e messo in pratica un protocollo di fast track che prevede l’immediata notifica al neurologo dell’arrivo del paziente con sospetto ictus trasportato dal 118 (ancor prima che il paziente arrivi in ospedale). A seguire l’esecuzione della terapia trombolitica in sala TAC successiva all’esame ed alla diagnosi di ischemia.
Questi accorgimenti hanno consentito di ridurre il tempo mediano di inizio della trombolisi a 51 minuti, che rappresenta un dato inferiore non solo alla media italiana ma anche a quella dei centri europei monitorati.
E, sempre in merito alla gestione dell’ictus, sulla prestigiosa rivista internazionale Neurological Sciences, rivista ufficiale della Società Italiana di Neurologia, è stato pubblicato nel mese di maggio un articolo in cui sono descritti proprio i notevoli miglioramenti ottenuti dal Dimiccoli di Barletta negli indicatori di qualità relativi alla gestione dell’ictus nel 2022.
Autori dell’articolo sono il dott. Giorelli quale primo autore, tutti i dirigenti medici della UOC di Neurologia, nonché medici afferenti alla Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Radiologia di Barletta, alla Direzione di Presidio e Direzione Sanitaria Asl Bt.
Nell’articolo si illustrano le procedure organizzative perseguite per ridurre il tempo di trattamento (door-to-needle) al di sotto della media europea, ma anche il rilevante miglioramento nei postumi dei pazienti alla dimissione, specie in termini di deambulazione e di autonomia personale, come esito sia della tempestiva terapia trombolitica che delle cure ricevute nella Stroke Unit, ovvero la sezione del reparto destinata alla cura intensiva dei pazienti affetti da ictus.
“Questo è un ulteriore prezioso riconoscimento – afferma il dott. Maurizio Giorelli, Direttore della UOC di Neurologia – che premia gli sforzi quotidiani nell’attuazione di un protocollo diagnostico-terapeutico interno all’Ospedale e l’impegno costante del personale della Neurologia, del MECAU, delle Radiologie e della Rianimazione del Dimiccoli che ha consentito il netto miglioramento di tutti gli indicatori di qualità. Preme dirlo, senza un aggravio di spesa, ma con grande abnegazione e professionalità.
Ringrazio in particolar modo la Responsabile UOS Stroke Unit, dott.ssa Maria Stella Aniello ed a seguire tutti i medici, gli infermieri e gli operatori che cercano sempre di migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti. Un doveroso riconoscimento va indirizzato ai medici afferenti alla Radiologia Interventistica del Bonomo di Andria che intervengono nel trattare i pazienti con occlusione delle grosse arterie cerebrali dopo che abbiano già ricevuto le cure presso la nostra Stroke Unit”.
“La possibilità, inoltre, conseguita di recente – conclude Giorelli – di poter eseguire la TC perfusionale cerebrale, addirittura sui due apparecchi in dotazione alle unità operative di Radiologia, consentirà di poter estendere il trattamento trombolitico salva-vita fino a 9 ore dopo l’esordio dell’ictus e, quindi, ad un numero grandissimo di pazienti”.