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domenica, 24 Novembre 2024
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Trani – Caduta alberi in città, Legambiente: “Uso indiscriminato della tecnica delle capitozzature”

Legambiente Trani: "L'esempio è su via Zara (proprio dove è caduto il pino pochi giorni fa): il marciapiede era stato da poco rifatto con probabile taglio netto delle radici dei pini"

Cadono alberi in città. Gli ultimi a cadere sono due pini che erano situati in via Zara e via Malcangi; poi ci sono quelli che non cadono e che vengono ugualmente tagliati. Ma gli alberi non cadono da soli…” – ad intervenire è la sede tranese di Legambiente.

“Anche quest’anno, nel periodo delle potature, è stato fatto uso indiscriminato della tecnica delle capitozzature che è estremamente dannosa per il patrimonio arboreo quanto per le nostre tasche. A tal proposito, il forum organizzato da Legambiente il 21 aprile 2023 e la cui registrazione è consultabile per tutti sulla pagina facebook del circolo, ha visto un momento fondamentale di formazione e condivisione con l’agronomo arboricoltore Massimo Rabottini.

Il tecnico ha sottolineato quanto questa tecnica sia deleteria per la stabilità delle piante e imponga successive e molto più frequenti potature (e con aggravio dei costi). Ricondurre un albero capitozzato alla sua normale funzione vitale richiede oltre 5 anni di percorsi e trattamenti da parte di tecnici altamente specializzati.

Inoltre, i lavori pubblici di rifacimento dei marciapiedi forniscono il loro prezioso quanto devastante contributo. L’esempio è su via Zara (proprio dove è caduto il pino pochi giorni fa): il marciapiede era stato da poco rifatto con probabile taglio netto delle radici dei pini.

Su Corso Imbriani, invece, numerose sono state le segnalazioni, anche ad opera di Legambiente: durante il rifacimento del marciapiedi, con la restrizione delle formelle si è creato un vero e proprio collare per i tronchi e si è ridotto l’apporto d’acqua alla pianta, a causa dell’impermeabilizzazione della superficie.

Se da una parte accogliamo con soddisfazione la migliorata condizione di salute dei lecci di Piazza della Repubblica, che presentavano generalizzati seccumi causati dal Chermococco Kermesis vermilio (cocciniglia), grazie al trattamento endoterapico dello scorso anno (metodo Fertyngec, richiesto dal Comune e realizzato con la collaborazione di AMIU S.p.A.), i cui benefici si vedono e continueranno a vedersi ad occhio nudo sino al prossimo anno; dall’altra parte prestiamo invece attenzione affinché questo risultato non venga vanificato da trattamenti effettuati “una tantum” invece che con un piano di controllo continuo.

L’impegno dovrà essere quello di predisporre e realizzare ogni attività per evitare i danni diretti causati dalle cocciniglie così da donare alla piazza (e alla città) la sua antica immagine caratterizzata dall’elemento identitario del verde.

Non possiamo dimenticarci di guardare a modelli più virtuosi di gestione del verde urbano, in città come Parma e Pavia senza dover ricorrere alle consolidate esperienze internazionali, in cui l’asfalto viene eliminato per lasciar spazio al verde.

Ricordiamo, inoltre, che la Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che modifica la precedente legge del 1992, conferma l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato (cioè per ogni iscrizione all’Anagrafe Comunale) per tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti e che, la medesima legge, impone a ogni amministrazione comunale il deposito, entro due mesi della conclusione del mandato, del bilancio arboreo (contenente il numero di alberi eradicati e piantati in città).

In questo contesto ricopre un ruolo fondamentale il redigendo regolamento del verde, che, una volta in vigore, fornirà finalmente direttive e prescrizioni organiche per gli interventi di tutela, manutenzione e riqualificazione del verde urbano.

A tal proposito, risulta fondamentale investire delle risorse anche nel censimento degli alberi privati di riconosciuta rilevanza e monumentali.

Nell’augurare un buon lavoro ai neo-assessori, in particolare all’assessorato al verde e all’ambiente, ci auguriamo un importante quanto rapido cambio di rotta e ricordiamo come i nostri volontari, tecnici specializzati, sono sempre a disposizione per confronti e condivisioni” – conclude Legambiente Trani.

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