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sabato, 23 Novembre 2024
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Allarme scarlattina nelle scuole della Bat: tanti casi segnalati dagli insegnanti

Nelle scuole della sesta provincia pugliese è tornato l'allarme streptococco, il batterio che causa la scarlattina. Ad informare la cittadinanza è l'Asl Bat, con un comunicato inviato ai Dirigenti scolastici di ogni ordine e grado della Bat

Nelle scuole della sesta provincia pugliese è tornato l’allarme streptococco, il batterio che causa la scarlattina.

Ad informare la cittadinanza è l’Asl Bat, con un comunicato inviato ai Dirigenti scolastici di ogni ordine e grado della Bat, in cui parla dell’aumento dell’incidenza di scarlattina e di infezione invasiva da Streptococco di gruppo A nelle scuole della Provincia, con le indicazioni operative da adottare per il contenimento della diffusione dell’infezione.

“Questo Dipartimento – scrive il dott. Riccardo Matera, Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Bt – sta registrando sin dall’inizio del 2023 un cospicuo aumento dell’incidenza di casi di scarlattina e di infezione invasive da Streptococco di gruppo A, nonché contatti telefonici di Insegnanti, Docenti e Dirigenti Scolastici fortemente preoccupati per il sensibile aumento dei casi nelle loro scuole. con richiesta di indicazioni operative su come comportarsi in questi casi.

L’infezione da Streptococco di gruppo A causa comunemente malattie lievi come tonsillite, faringite, impetigine e scarlattina, curabili con i comuni antibiotici ed è considerata causa comune di faringite batterica nei bambini in età scolare e prescolare.

Le misure di profilassi da adottare in presenza di casi di scarlattina, cosi come previsto dal documento “Misure di profilassi per esigenze di Sanità Pubblica” del 13.03.1998, consistono in:

rispetto delle buone regole di pulizia e igienizzazione di tutti gli ambienti;

corretta igiene delle mani e igiene personale;

disinfezione delle superfici;

aerazione periodica dei locali scolastici e delle aule.

È utile ricordare che alunni con sintomi di malattia acuta in atto (febbre >37°, vomito, diarrea, mal di gola, faringite, sospetti esantemi cutanei, congiuntiviti) vanno allontanati tempestivamente dal contesto scolastico e riaffidati alle famiglie. Solo una attenta e accurata gestione dei casi è di grande aiuto alla Comunità al contenimento della diffusione dell’infezione” – si conclude la nota.

E’ bene ricordare che nei casi dubbi è consigliabile eseguire il tampone faringeo. Vi è quello rapido, in pochi minuti, o quello classico in 3 giorni.
Non c’è da allarmarsi: se il tampone risulta positivo, occorre iniziare la terapia antibiotica entro 10 giorni dalla comparsa dei sintomi, per evitare complicanze.

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