Dopo 6 ore di Camera di Consiglio è arrivata la sentenza per gli imputati nel caso Michele Cilli.
Il gup del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, ha condannato ieri sera, giovedì 30 marzo 2023, con rito abbreviato, a 18 anni e 8 mesi di reclusione il 36enne Dario Sarcina, accusato di omicidio volontario.
A 5 anni e 8 mesi, invece, Cosimo Damiano Borraccino, ritenuto responsabile del solo reato di soppressione di cadavere.
La pubblica accusa aveva chiesto 20 anni per Sarcina e 6 anni per Borraccino. Le difese avevano chiesto l’assoluzione per i due imputati: i due barlettani sono detenuti da un anno nel carcere di Lecce.
Non si ritiene “pienamente soddisfatta” la famiglia del 24enne barlettano scomparso lo scorso 16 gennaio 2022 e del cui corpo si sono perse le tracce, per la sentenza emessa ieri sera dal Tribunale di Trani a carico dei due imputati.
A riferirlo è il legale della famiglia Cilli, Michele Cocchiarole. I due imputati sono stati condannati anche al pagamento della provvisionale di danno ai familiari di Cilli. “Non siamo pienamente soddisfatti – ha detto Cocchiarole – e ora aspettiamo le motivazioni del giudice”.
Uno dei difensori di Borraccino, imputato per la soppressione del cadavere, l’avvocato Nicola Mastropasqua, ha annunciato che ricorrerà in appello. “In questo momento dobbiamo rispettare il verdetto – ha detto – ma ci riserviamo di studiare le motivazioni, che saranno depositate entro 30 giorni, crediamo fermamente nell’innocenza del nostro assistito, quindi faremo opposizione”.