Il 24 Marzo, in occasione della Giornata Nazionale per la promozione della lettura, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 luglio 2009 per sensibilizzare tutti i cittadini, e in particolar modo le nuove generazioni, sull’importanza che riveste la lettura, è stato inaugurato presso il Museo Archeologico degli Ipogei un nuovo Bibliopoint/Bibliocrossing: “Prendi un libro, lascia un libro… se vuoi”.
Questa iniziativa, è rientrata nel progetto “Confini del mio linguaggio, limiti del mio mondo” vincitore del Bando Città che legge 2020 ed frutto del protocollo d’ intesa “Patto per la Lettura”, sottoscritto tra l’Amministrazione Comunale e altri soggetti pubblici e privati locali ed associazioni.
L’associazione culturale Tautor gestore del Museo in accordo con la cooperativa Lilith Med 2000 gestore della Biblioteca, firmatarie del Patto, hanno allestito presso l’atrio del Museo una libreria al fine di creare un circolo virtuoso della lettura anche nel fine settimana quando la biblioteca è chiusa puntando sulle aperture del Museo per facilitare la circolazione dei libri e l’incontro tra questi e le persone, mettendo al centro la lettura come strumento di crescita, formazione e sviluppo di una comunità. Le iniziative nell’ambito del progetto vincitore proseguono questa settimana con un calendario fitto di appuntamenti.
Presso la sede centrale della Biblioteca di Trinitapoli, mercoledì 29 marzo, invece, si è svolto un laboratorio rivolto a genitori e figli: “La bambina che ascoltava gli alberi” a cura della dott.ssa Maria Filograsso.
Nel corso del pomeriggio si è parlato di come deve essere affrontata una corretta educazione emotiva durante l’infanzia per imparare ad instaurare relazioni sicure. Quante volte ci è capitato di giustificare un comportamento “sopra le righe” di nostro figlio con la frase: “lui è fatto così che ci posso fare”? E quante volte ci è capitato di usare la stessa formula per giustificare le nostre stesse azioni? Spetta ai genitori far capire ai bambini che il loro stato d’animo è importante e che devono imparare a gestirlo.
L’insieme di sensazioni che si scatena sotto forma di capricci, per esempio, è paralizzante per il bambino. Se l’adulto li risolve con urla e punizioni, il bambino imparerà a reprimere la rabbia, la frustrazione e il disagio. La settimana si concluderà il 31 mattina sempre presso la sede centrale con due laboratori a cura dell’Associazione il Proteo rivolti a studenti delle scuole primarie Don Milani e I.C. Garibaldi-Leone.
Sarà l’occasione per i bambini di avvicinarsi alle differenti tecniche di realizzazione delle immagini da toccare, di stimolare la manualità e la percezione tattile, sperimentando la propria creatività e immaginazione potranno quindi ideare e realizzare le loro immagini tattili o un loro libro tattile, I libri tattili non sono rivolti solo a bambini ciechi o ipovedenti, rappresentano uno strumento didattico per l’acquisizione di tante altre competenze.
Il linguaggio tattile è la prima forma di comunicazione del bambino, è un linguaggio di conoscenza. Si conosce con tutti i sensi, col tempo invece si perde il piacere di toccare e quindi anche l’uso del tatto, privilegiando la vista e l’udito.