L’allarme Covid scattato all’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo non tarda a far sentire i suoi effetti in tutta la Regione. Infatti proprio la Regione Puglia è ritenuta dagli scienziati essere ad alto rischio.
Quel focolaio scoppiato all’interno della struttura ospedaliera alimenta la preoccupazione soprattutto in prossimità delle tradizionali giornate di festeggiamenti che le famiglie si preparano a condividere.
“Ad Andria la macchina organizzativa del Capodanno al Palazzetto dello Sport potrebbe subire una brusca frenata. L’iniziativa locale, infatti, sembra essere fortemente penalizzata dalla situazione sanitaria che conferma la Regione Puglia essere tra le regioni italiane ad alto rischio per via delle molteplici allerte di resilienza, alla luce dell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute” – affermano dall’Associazione Io Ci Sono!“.
“Mentre dunque altri comuni più oculati e sicuramente attenti a non creare situazioni di potenziale contagio, decidono, come è giusto e naturale che sia, che i festeggiamenti del Capodanno con artisti, cantanti, gruppi musicali e personaggi dello spettacolo, avvengano in luoghi all’aperto, anche per concedere la massima partecipazione popolare, la Giunta della città federiciana va in controtendenza e decide che la notte di Capodanno debba essere festeggiata all’interno di una discutibile struttura chiamata Palazzetto dello Sport.
Un luogo al chiuso, coperto, che prevede una capienza di cinquemila persone quindi un luogo che, alla luce delle suddette considerazioni sanitarie, sarebbe il peggior modo di ammassare migliaia di ragazzini in un contesto difficilmente conciliabile con la necessità di quella cautela e di quella salvaguardia tanto sventolata in precedenti periodi, al punto di negare il diritto al lavoro a quanti avrebbero voluto operare all’aperto in manifestazioni fieristiche e patronali.
Un gran bel gatto bruno da pelare, oltre che da ricercare con tutte le energie in campo, cani molecolari compresi” – conclude l’associazione andriese.