“Grazie al sindaco Cosimo Cannito che ci ha tempestivamente ricevuto dopo la nostra sollecitazione non appena abbiamo appreso della messa all’asta degli arredi della casa di riposo Regina Margherita.
Abbiamo apprezzato l’approccio pragmatico con il quale il Sindaco ha deciso di affrontare la questione ed abbiamo appreso che anche lui era all’oscuro di ciò che stava succedendo, tant’è che si è attivato subito durante l’incontro affinché l’asta non si tenesse e per la sospensione delle procedure di cui attendiamo fiduciosi gli esiti”.
Così Michele Valente, segretario generale della Cgil Bat, Felice Pelagio, segretario generale dello Spi Cgil e Luigi Marzano della Funzione pubblica provinciale dopo l’incontro a Palazzo di Città.
“Anche al Sindaco abbiamo ribadito tutta la nostra preoccupazione per ciò che sta accadendo oltre a denunciare lo sperpero di denaro pubblico che da tempo si sta facendo sulla casa di riposo perché se l’asta su questi arredi dovesse andare a buon fine delle due l’una, o la casa non riaprirà mai più (dopo tutto il denaro speso per la ristrutturazione) oppure bisognerà acquistare nuovi letti, armadi, poltrone ecc.. con altri soldi presi dalle tasche dei cittadini.
Non possiamo più accettare lo stallo della vicenda, sono troppi anni che chiediamo la risoluzione dell’annosa problematica. Ora rivolgiamo il nostro appello alla Regione Puglia e all’assessore al Welfare Rosa Barone affinché si nomini subito il nuovo presidente dell’Asp. E naturalmente c’è da risolvere il problema della montagna di debiti della struttura. Ma perché nessuno prende seriamente a cuore le sorti della Regina Margherita?
Sono anni che ci battiamo per una svolta, ma ci sembra su questo tema ci sia un costante letargo della politica e che l’ora delle decisioni si possa sempre rimandare. Crediamo che di tempo ne sia passato troppo, ora basta davvero”, concludono Valente, Pelagio e Marzano.