Con sincera riconoscenza e senso di partecipazione la Città di Barletta ha celebrato ieri la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Nella storica giornata che ricorda la conclusione del primo conflitto mondiale ed il compimento del processo di unificazione avviato in epoca risorgimentale, i rappresentanti delle Istituzioni religiose, civili, militari, gli aderenti alle Associazioni combattentistiche e d’arma, le delegazioni studentesche hanno insieme ravvivato, a nome della Comunità cittadina, la riconoscenza verso tutti coloro che contribuirono, con il proprio supremo sacrificio nell’adempimento del dovere, alla continuità del progetto di libertà e democrazia nazionale.
Identica, convinta gratitudine è stata espressa, attraverso i riti della pubblica cerimonia, anche per l’attuale sistematico impegno delle Forze dell’Ordine e dei Corpi militari, quotidianamente finalizzato al rispetto delle misure di ordine pubblico e al benessere sociale nel nostro Paese, senza dimenticare la garanzia di stabilità e pace che le Forze Armate simboleggiano negli scenari di crisi dove sono sovente impegnate. Il loro agire è un ammirevole esempio di professionalità e abnegazione, nonché un affidabile presidio a tutela e in nome dei valori Costituzionali che ispirano, regolandola, la vita civile del popolo italiano.
Tra i presenti a Barletta, ieri, il Sindaco Cosimo Cannito, il Senatore Dario Damiani, il Vicario del Prefetto Sergio Mazzia e il Presidente del Consiglio comunale Marcello Lanotte.
Il programma odierno ha avuto inizio al Rivellino del Castello, ex Comando del Presidio Militare di Barletta, dove sono stati resi gli onori alla lapide commemorativa ai Caduti nella difesa dell’avamposto. L’omaggio è quindi proseguito con la deposizione di corone a Palazzo di Città, alle lapidi marmoree sulle quali sono scolpiti i nomi dei decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Seguendo le note dell’inno di Mameli, l’epilogo in piazza Caduti, con le corone al monumento alle vittime di tutte le guerre e gli onori ai dodici vigili urbani e ai netturbini trucidati nel 1943 dai nazisti, davanti alla lapide che ne ricorda il sacrificio sublimato dalle Medaglie d’Oro al Valor Militare e al Merito Civile conferite alla città.
