Continuano le polemiche sul tema cittadino del momento: il mancato rinnovo della gestione degli impianti sportivi comunali alla Polisportiva Città di Andria.
Un’odissea infinita che ora, alla luce dell’imminente protesta indetta questo pomeriggio da alcune società afferenti alla Polisportiva stessa, vede le prime prese di posizione sulla vicenda.
Prima fra tutte è quella del gruppo politico di centrosinistra Andria Bene in Comune, che precisa: “Di fronte all’ingiustificato e surreale allarmismo che si sta facendo sulla questione Polisportiva, siamo costretti a precisare alcune cose. Il Comune non ha bloccato nessuna – ripetiamo: NESSUNA – attività sportiva in città.
CHE COSA È SUCCESSO ALLORA?
Lo scorso settembre il Comune di Andria aveva manifestato la volontà di affidare la gestione temporanea “IN VIA DEL TUTTO SPERIMENTALE E NON RINNOVABILE” alle associazioni sportive andriesi, purché riunite in un unico soggetto associativo. È stato così che è nata la “Polisportiva”, costituita dalle 9 associazioni sportive che storicamente già utilizzavano le strutture. Grazie alla convenzione stipulata con in Comune di Andria, dunque, la Polisportiva si impegnava a tenere aperti gli spazi, alla loro custodia nonché alla loro apertura e chiusura, a fronte della possibilità di utilizzare illimitatamente gli spazi e di usufruire di tariffe agevolate. Scaduta la convenzione, dunque, le strutture sono ritornate nella disponibilità del Comune così come previsto al momento della stipula. Inutile sottolineare come tutte le associazioni che avevano costituito la Polisportiva ne fossero pienamente a conoscenza.
QUINDI COSA È CAMBIATO ALLORA?
Dal punto di vista formale è cambiata solo la modalità per poter autorizzare le attività negli impianti comunali. Lo scorso anno lo ha fatto direttamente la Polisportiva, adesso è tornato a farlo direttamente l’ufficio comunale preposto.
VOLETE LA PROVA?
Ad oggi sono state rilasciate autorizzazioni all’utilizzo delle strutture a tutte, e sottolineiamo a tutte, le società che ne hanno fatto richiesta.
E PERCHÉ LA POLISPORTIVA NON PUÒ CONTINUARE A GESTIRE GLI IMPIANTI?
Perché, come già ribadito precedentemente, l’affidamento degli impianti era previsto fino alla scadenza della convenzione che, comunque, rimaneva “IN VIA DEL TUTTO SPERIMENTALE E NON RINNOVABILE”.
Nel caso di proroga (comunque non prevista dalla convenzione), dunque, si sarebbero comunque dovuti rivedere i termini dell’affidamento. A questo però si aggiunge un altro aspetto venuto meno, necessario per un’eventuale proroga: a far parte della Polisportiva dovevano essere TUTTE le associazioni che l’avevano costituita inizialmente.
E QUINDI?
Una delle associazioni che avevano costituito la Polisportiva, ad un certo punto, è stata radiata dalle altre associazioni. La Polisportiva non è risultata più un l’UNICO soggetto interlocutore con cui il Comune di Andria aveva sottoscritto la convenzione.
E DUNQUE:
Non si tratta di simpatie o antipatie, né di accanimento contro le società sportive. Si tratta che l’accordo è scaduto ed il presupposto giuridico per rinegoziarlo è venuto meno. Quindi il Comune, per legge, non può più rinnovare la convenzione con una Polisportiva che, di fatto, non è lo stesso soggetto che aveva sottoscritto la convenzione un anno fa.
La prova che non ci sia nessuna volontà di ostacolare lo sport in città sta nel fatto che a tutte le società che ne stanno facendo richiesta il Comune sta concedendo l’autorizzazione, proprio perché è l’unico modo LEGALE per continuare ad utilizzare quegli spazi.
IN CONCLUSIONE
Si sta provando in tutti i modi a trovare una soluzione per uscire da questo pantano in cui certamente non è stato il Comune a infilarsi. Ma lo stato attuale dei fatti è quello descritto.
Chi vuole protestare contro l’ufficio comunale protesti pure, ci mancherebbe, però almeno spieghi contro cosa protesta. Perché altrimenti l’idea che sia la solita strumentalizzazione di qualche capetto, poco capo e molto inetto, non ce la toglie dalla testa nessuno” – conclude il gruppo politico andriese.
Dello stesso avviso è la società sportiva Florigel Futsal Andria: “Crediamo sia paradossale attribuire le colpe di questo fallimento alle istituzioni attraverso poco edificanti strumentalizzazioni politiche. Il principio di unitarietà, che era alla base di questo progetto, è venuto meno a causa di frizioni interne alla Polisportiva e di conseguenza il Comune di Andria ha provveduto a “riprendersi” la gestione degli impianti che sono, come sempre, a disposizione delle associazioni anche se a costi più esosi.
La nostra società, fondata su sani principi di lealtà e correttezza, nonostante sia parte integrante della Polisportiva, prende le dovute distanze da una protesta che riteniamo non funzionale ai fini di una reale risoluzione della problematica e soprattutto che si allontana dalla nostra idea di fare “sport”. Lo sport ci insegna ad includere e non a escludere, perciò siamo disposti a sederci per l’ennesima volta a tavolino, in maniera sempre costruttiva per trovare soluzioni”.
Sull’argomento è intervenuto anche il partito politico Gioventù Nazionale Andria, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, nettamente contrario alle precisazioni di Abc: “L’amministrazione Bruno, con un evitabile draconiano atto muscolare, decide di revocare la concessione dopo l’esclusione di una delle associazioni facenti parte del sodalizio. E, di fatto, blocca lo sport in città.
Il quadro che ne esce è drammatico: tariffe che aumenteranno alle stelle (in piena crisi economica!), disagi in termini di organizzazione. Ci aspettavamo un intervento rapido da parte del Sindaco Bruno. E, invece, lunghi giorni di silenzio. Prima di una conferenza stampa in cui, di fatto, assieme all’assessore Di Bari e all’intera amministrazione di centrosinistra dichiarano di non voler indietreggiare. Ennesimo atto di forza. Che dimostra però un distacco totale dalla città reale. Lo sport si ferma e il Sindaco definisce addirittura «strumentale» la protesta delle società, e parla altresì di «voci tendenziose»”.
Poi continua: “… siamo accanto alla protesta dell’associazionismo sportivo, oggi in piazza, anche se il sindaco la definisce «strumentale». Auspichiamo che la maggioranza, divisa su questo e altri temi (come dimostrano le recenti posizioni del PD e della lista Futura), possa iniziare a pensare esclusivamente alla città, invece che a interessi personali o di coalizioni partitiche” – conclude Andrea di Matteo, coordinatore cittadino di Gioventù Nazionale Andria.
La Polisportiva Città di Andria quindi sottolinea: “L’unica soluzione proposta dall’amministrazione è il ritorno al passato. Ad oggi non ci risultano altre proposte. Un passato fatto di tariffe, orarie e per gare, spropositate, per strutture con gravi carenze funzionali, come l’assenza di riscaldamento e acqua calda, infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto e dai muri, fari non funzionanti da mesi e tanto altro…, di un regolamento comunale per l’assegnazione degli spazi non applicabile per mancanza dei criteri necessari e quindi interpretabile ad personam.
LE CONSEGUENZE:
Le conseguenze sarebbero gravissime. Le attività sportive delle cinque associazioni della Polisportiva che protestano contro il provvedimento di revoca, si fermerebbero del tutto. 400 bambini e ragazzi REGOLARMENTE TESSERATI PRESSO OGNI ASSOCIAZIONE non avrebbero più un riferimento per la propria attività.
Gli impianti sportivi appartengono ai cittadini e l’amministrazione deve garantire piena fruibilità per tutti al pari delle scuole.
ECCO CONTRO COSA PROTESTIAMO!!
Però siamo noi ora a pretendere di sapere chi sono i “capetti” molto inetti ai quali ci si riferisce nella nota di questa mattina. Ci piacerebbe conoscere nomi e cognomi dei “capetti” perché a questo punto non dovrebbero più essere gli interessati a rispondere, ma la CITTADINANZA STESSA CHE DA ANNI GLI AFFIDA I PROPRI FIGLI.
APPUNTAMENTO OGGI ALLE 18.00 IN PIAZZA XXIV MAGGIO!! LA NOSTRA PROTESTA NON SI FERMA!” – conclude la nota.