Apoteosi e pubblico in visibilio a Trani per il gran finale della rassegna “Quattro giorni con Lucio”.
Successo strepitoso per l’encomiabile iniziativa ideata dalla Fondazione Seca in sinergia con il Polo Museale Diocesano per ricordare il decennale della scomparsa di Dalla a cui tanto piaceva la Puglia, terra di ispirazioni, ricordi e affetti personali indelebili.
Piazza Duomo gremita e incantata dal concerto tributo eseguito magistralmente dall’Orchestra Ritmico-Sinfonica diretta dal M° Antonio Palazzo con la partecipazione di Ornella Vanoni, Iskra Menarini, Mariella Nava, Michele Zarrillo, Pierdavide Carone, il pianista Teo Ciavarella, il chitarrista Roberto Guarino, il giornalista Leonardo Metalli e lo scrittore Fulvio Frezza. Serata affidata al brillante Alessandro Greco.
“Cantando Dalla … Cattedrale” fonde mirabilmente palco e platea. Perfetta condivisione di un repertorio che unisce varie generazioni. Omaggio al “geniale folletto”. Atmosfera di intensa emozione dettata dall’interpretazione di alcuni dei numerosissimi, indimenticabili e inossidabili brani del compositore bolognese, entrati a pieno titolo nelle classifiche discografiche mondiali e nel vissuto collettivo degli italiani.
Una festa memorabile dove artisti e spettatori cantano insieme canzoni stupende e famose che abbracciano il percorso “Dalliano”. Gli amici di sempre si susseguono con talentuose e toccanti interpretazioni apprezzate ed applaudite. Un tocco di commozione, tanto cuore, anima e passione: tipici ingredienti della umanità e fraternità di Lucio. Da “4 marzo 1943” a “Stella di mare”, da “Ultima Luna” a “Futura”, a “La sera dei miracoli”, a “Se io fossi un angelo”, “Attenti al lupo”. Un crescendo di sensazioni e di ricordi.
“Tu non mi basti mai” cantata da Alessandro Greco rompe gli indugi. La divina Ornella Vanoni strappa applausi con “Ma chissà se lo sai” scritto per lei da Lucio. “Non era brutto, era bellissimo perché geniale, vocalmente e musicalmente dotato si è circondato di preziosi e affiatati musicisti” afferma con il suo inconfondibile stile la superlativa Vanoni.
Eccezionale nella sua semplicità e nella sua bravura, Pierdavide Carone tocca le corde del sentimento con “Nanì” e “Felicità”.
La magnetica ed esuberante Iskra Menarini con l’ottimo pianista Teo Ciavarella riesce a calamitare e ad alimentare la kermesse con un piglio particolarissimo, generato dai 25 anni di fervida amicizia e collaborazione con Dalla. “Amore disperato”, “Anna e Marco”, “Caruso” accendono pensieri ed emozioni.
“Qui a Trani è davvero una sera dei miracoli” dice Mariella Nava, con il suo timbro energico e dolce. La cantautrice tarantina compose per Dalla “Notte americana” inserita nell’album “Luna Matana”. Michele Zarrillo intreccia note e spartiti personali con la carriera del polistrumentista bolognese.
“Piazza Grande” in chiusura registra la partecipazione di tutti gli artisti e l’euforia dei circa tremila presenti in uno dei luoghi più affascinanti della nostra regione.Agli instancabili amici la consegna di un dono che raffigura il logo dell’evento: una vela indicativa della libertà di viaggiare di Lucio posta su una base di “pietra di Trani”.
“Quattro giorni per Lucio” sancisce un gemellaggio con le Diomedee. All’unisono Natalino Pagano (Fondazione Seca) e Giuseppe Calabrese (Sindaco delle Tremiti), ospite della serata, dichiarano di proseguire un progetto di promozione culturale da consolidare nel 2023, anno in cui Dalla avrebbe spento 80 candeline.
Attrae la manifestazione sostenuta dalla Città di Trani e patrocinata da Regione, Provincia BAT, locale Amministrazione Comunale, Comune di Isole Tremiti e Puglia Promozione con l’ottima approvazione di Andrea Faccani, cugino ed erede del cantautore e Presidente della Fondazione Lucio Dalla.
Vincente l’idea, condivisa con Graziano Urbano (Direttore del Polo Museale) di narrare un personaggio “fuori dagli schemi” dal punto di vista documentaristico con il lavoro di Leonardo Metalli “Lucio chi sei tu? Il folletto geniale”; letterario, con la presentazione del libro “Dalla – Avrei solo voluto girare il cielo” dello scrittore barlettano Fulvio Frezza con l’accompagnamento del chitarrista Domenico Mezzina; e con la reunion denominata “Conversando … a modo mio”.
La chiusura della quattro giorni con “Cantando Dalla … Cattedrale” si rivela una esperienza corale ed emozionante, dettata dalla poetica e dalla singolare ispirazione di uno dei più eclettici e bizzarri protagonisti della musica leggera italiana ed internazionale.
La rassegna si è avvalsa della fattiva collaborazione di sponsor privati “mecenati” fra i quali Fondazione Megamark Onlus, Opera Don Uva Universo Salute, LaPulita&Service, BCC Canosa Loconia.