La modifica della viabilità in via Bisceglie sta causando un costante e progressivo intasamento delle arterie stradali che sono costrette ad assorbire quell’enorme mole di autoveicoli e motoveicoli costretti a percorrere strade strette, già di per sé compromesse, per superare la ex barriera ferroviaria.
“Una scelta scellerata quella di produrre un risultato tanto devastante che fa registrare la presa di posizione di residenti, commercianti e liberi professionisti con abitazioni, negozi e studi commerciali e professionali allocati in via Piave e nelle aree limitrofe interessate dal blocco veicolare”.
Si sono rivolti all’Associazione di Impegno Civico e Sociale “Io Ci Sono!” di Andria, fondata e presieduta dall’Attivista Sociale Savino Montaruli, dal cui Ufficio di Presidenza hanno dichiarato: “Da via Montesanto a via Pasubio, passando per via Podgora, via Isonzo e dalla ancor più stretta via Piave, fino a via XXIV Maggio, confluendo tutte verso via Milite Ignoto e viale Gramsci è un serpentone costante di un numero impressionante di veicoli a motore, moltissimi dei quali a fortissimo impatto inquinante.
Una situazione insostenibile per residenti, commercianti e liberi professionisti che sono fortemente preoccupati della loro salute, visto che lo smog ed i gas di scarico dei veicoli entrano direttamente nelle abitazioni, moltissime a piano terra, nei negozi e negli uffici privati.
Non sappiamo quali siano state e se ci siano state valutazioni tecniche e precauzionali prima di assumere una decisione tanto scellerata, frutto evidentemente di incompetenza ed ancor più grave di menefreghismo e di sciatteria amministrativa e politica. Sta di fatto che la situazione è gravissima e nelle giornate di grande caldo davvero si sono vissuti momenti di pressione psicologica enorme, della quale nessuno se ne è interessato.
La stagione delle scusanti, degli artifizi, delle strategie, delle giustificazioni ridicole, al limite del banale e del populismo che sta avvolgendo completamente chi sta guidando la città di Andria verso il baratro definitivo, deve finire.
Non è più tempo di consentire ad un qualunque assessoricchio, ad un qualunque politichetto di giustificare tutto ciò che non va declinando e scaricando la colpa sui cittadini. Non è possibile rispondere alle legittime istanze della popolazione con un secco: “non posso farvi nulla, lasciate le macchine a casa”.
No, se queste sono le risposte di chi vivacchia grazie a compensi pubblici elargiti con disinvoltura e senza merito allora a Palazzo di Città avremmo potuto anche mandarci Cip e Ciop, o forse sono già lì, da ormai due anni improduttivi e già tutti da dimenticare” – hanno concluso da “Io Ci Sono!”.
