“L’Amministrazione di centro sinistra, guidata da Giovanna Bruno, sottrae, immotivatamente, ai cittadini, 800mila Euro – su un totale di 1,8 ml di Euro – destinati, per legge, alla riduzione TARI” – a dichiararlo è l’avv. Donatella Fracchiolla, Capogruppo Forza Italia al Comune.
“Il cosiddetto Fondone, mette a disposizione della città di Andria, la somma totale di oltre 1,8 milioni di Euro per finanziare riduzioni della TARI, in favore delle utenze non domestiche (attività) che abbiano subito chiusure o restrizioni in conseguenza dell’emergenza sanitaria, anche nel 2022.
Tale Fondo, non utilizzato per le due annualità precedenti, è stato preso in considerazione nel 2022, solo in seguito ad un’interrogazione presentata dal Capogruppo Consiliare di Forza Italia, Donatella Fracchiolla, diversi mesi addietro.
Tuttavia, durante l’ultimo consiglio comunale, la maggioranza rivendicava il presunto risultato raggiunto, asseritamente reso possibile “grazie ad una corretta gestione delle finanze” ed esclusivamente per il “loro impegno”, attribuendosi meriti non propri!
Difatti la stessa bollettazione TARI, nell’ignoranza della norma, è stata inviata senza tener conto dell’abbattimento derivante dalla agevolazione e bisognerà attendere, ad ottobre, il bollettino ricalcolato, se si è optato per il pagamento rateale, oppure, richiedere la restituzione di quanto pagato in eccesso, se si è già provveduto al pagamento in un’unica soluzione, il tutto con conseguente ed ingiustificato aggravio delle spese e lavoro per gli uffici, nonché di complicazioni burocratiche per i cittadini, per un servizio che, lo ricordiamo, è solo peggiorato!
Ma vi è di più e di più importante della mera paternità di un provvedimento utile alla Città: l’utilizzo distorto di un fondo, vincolato per definizione, nella destinazione e nell’importo! Le irregolarità poste in essere dalla attuale amministrazione, infatti, riguardano sia il mutamento della destinazione dei soldi messi a disposizione – previsti per essere distribuiti in favore delle imprese, ma destinati, invece, alle famiglie – e sia, soprattutto, la somma messa a disposizione – “solo” di un milione di Euro, in luogo degli 1,8 ml stanziati – determinando, così, un’ ingiustificato taglio della suddetta somma del 45%! Ciò che si tace è che, così facendo, si sarà costretti, per legge, a dover restituire, a fine anno, gli 800mila Euro non utilizzati, per quella specifica finalità, perché questo prevede il concetto di fondo vincolato!
Si tratta, infatti, di fondi statali, a disposizione sin dal 2020, ma né nel 2020 – con il Commissario prima e con la attuale amministrazione poi – né nel 2021, sono stati presi in considerazione. Solo nel 2022, in seguito alle sollecitazione del capogruppo consiliare di Forza Italia – e non per meriti particolari della amministrazione, lo si ribadisce – tale Fondo è stato attenzionato, seppur in maniera parziale e difforme da quanto previsto nella destinazione, ma soprattutto nel quantum dovuto!
La norma, infatti, stabiliva che i soldi del suddetto Fondo “avanzati” nel 2021, anziché essere “restituiti” come per legge, eccezionalmente, potevano essere utilizzati anche nel 2022, per le medesime finalità. Poiché, nel caso in esame, tale Fondo non era stato utilizzato affatto, la Città poteva beneficiare, in questa annualità, dell’intera somma!
Tuttavia, l’attuale amministrazione, per motivazioni non meglio precisate (“costituire un salvadanaio per eventuali nuove emergenze” !?!) ha ritenuto di dover mettere a disposizione dei cittadini solo poco più della metà di quel Fondo (1ml in luogo di 1,8 ml) ed in favore delle utenze domestiche (in luogo di quelle non domestiche) in barba a qualsiasi rispetto del concetto di “fondo vincolato”.
Ciò che maggiormente rileva, appare evidente, sia non (sol)tanto la difformità relativa alla destinazione, ma soprattutto quella relativa al quantum dovuto, abbattuto quasi per la metà? A discapito dei cittadini!
L’attuale amministrazione non è nuova a questo tipo di atteggiamento:
– teso ad onorare l’arte della mistificazione della realtà (come nel caso, sopra esposto, della riduzione parziale della TARI o della TARI definita “sociale”, che ovunque guarda, fuorchè al sociale);
– volto alla autocelebrazione di presunti risultati ottenuti, di fatto, inesistenti (si pensi alla piscina comunale, ancora chiusa, ma inserita tra gli obiettivi asseritamente “raggiunti” nel 2021);
– improntato al rimpallo delle responsabilità per mascherare la propria inefficienza e superficialità (si pensi agli operatori della Publiparking ancora senza garanzie, relativamente alle promesse del Sindaco in persona, di riassunzione in capo alla Multiservizi);
– troppo impegnato a (mal) celare le proprie divisioni interne, da sempre esistenti (si pensi alla assenza dei numeri da parte della maggioranza finanche durante l’ultimo consiglio in materia di provvedimenti finanziari) e, come sempre, l’elenco, ahinoi, potrebbe continuare.
Corre l’obbligo di porsi la domanda: dove si è destinati ad approdare se si continua a navigare a vista, senza direzione, raccontando continue bugie alla Città?” – conclude Fracchiolla.