“Sono ore molto difficili nelle quali i sogni, i progetti, le imprese, l’amicizia e tutta la strategia che Papa Francesco da tempo, assieme alla Puglia e alla città di Bari, stava costruendo per il dialogo ecumenico tra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica, sono in mezzo ad una situazione che purtroppo ricorda tempi che speravamo di aver lasciato alle spalle”.
Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commenta l’escalation di eventi che si stanno verificando in Ucraina. “Credo che moltissime persone – ha continuato -, non solo i politici e non solo coloro che si occupano di politica estera, ma anche le famiglie, quelle comuni, quelle degli imprenditori, degli studenti, dei militari di tutto il mondo, in questo momento si stanno interrogando su questo dramma.
Noi non possiamo che mettere a disposizione il patrimonio di relazioni che la Puglia rappresenta. Ed è chiaro che questo è un momento dove, al di là di chi ha torto e chi ha ragione, purtroppo serve precisare da che parte stare. E noi siamo parte della Nato senza se e senza ma”.
Il presidente Emiliano ha poi ricordato il ruolo da protagonista della Puglia nei rapporti tra Italia e Russia: “Molte delle cose che sono accadute in questi anni rischiano di essere vanificate – ha sottolineato -. Voglio ricordare che Bari è stata la sede del vertice italo-russo del 2007, un momento nel quale immaginavamo un dialogo talmente intenso tra la Federazione Russa, l’UE e l’Italia da contrastare in modo drammatico con le immagini dei carri armati che stanno invadendo l’Ucraina”.
Per il presidente Emiliano è necessario “uno sforzo complessivo per stare al fianco degli Stati Uniti, dell’Unione europea e della Nato per riaprire il dialogo con la Federazione Russa e con il suo popolo, perché è evidente che quest’ultimo deve anche avere la possibilità, attraverso le sue leadership, di dire la sua.
Il progetto di pace universale al quale stavamo lavorando, ripeto sotto la guida di Papa Francesco e nel quale Puglia è stata protagonista negli ultimi quindici anni, rischia di essere travolto da questo momento in cui le immagini ricordano tempi che avremmo voluto dimenticare per sempre”.