Un gesto di inaccettabile violenza nei confronti di infermieri, medici, soccorritori e autisti del 118, avvenuto nel giorno di Natale a Barletta.
“La mia totale solidarietà a questi professionisti – dichiara l’ex sindaco di Barletta, dott. Mino Cannito – che lavorano in condizioni di difficoltà, sfiancati non solo dall’emergenza pandemica in corso, ma anche da turni impossibili, da giorni privati alle proprie famiglie, da festività di Natale e Capodanno passate in ambulanza sino ad arrivare alle recenti e spiacevoli aggressioni”.
A questo si aggiungono i bassi salari, la progressiva e preoccupante demedicalizzazione dei mezzi di soccorso che nella Provincia di Barletta-Andria-Trani si sta materializzando.
“A Barletta, in particolare, – continua Cannito – si è determinato un allarmante deterioramento del contesto lavorativo (già stressante di per sé) per la inidoneità dei luoghi di lavoro del personale 118 collocato presso il vecchio ospedale “Umberto I”. L’equipe del 118 è, infatti, costretta a vivere in ambienti inadatti sia sotto il profilo logistico che funzionale. Per loro è persino un’impresa raggiungere le autoambulanze, trovare parcheggio libero, evitare incidenti, scongiurare il pericolo di trovare le auto personali puntualmente vandalizzate. Questo comporta un disagio incredibile per questi lavoratori e, inevitabilmente, un ritardo nei soccorsi. Si limita così l’efficacia d’intervento, provocando, tra l’altro, l’ira dei cittadini richiedenti che sono all’oscuro delle precarie condizioni di lavoro nei quali versa oggi il 118. Questi lavoratori, peraltro, sono spesso chiamati a servire città parecchio distanti da Barletta, come Minervino Murge o Spinazzola.”
L’invito infine “affinché le sedi comunali che, di concerto con il Direttore Generale della ASL BT, Avv. Alessandro Delle Donne, avevamo pensato di assegnare al 118, possano essere subito realizzate e rese operative: “Barletta 1” presso la scuola “Principe di Napoli” e “Barletta 2” presso l’ex centro di riabilitazione e oggi nuovo poliambulatorio veterinario ASL di via Maranco. Il mio appello è, inoltre, finalizzato a una maggiore attenzione rispetto agli operatori del 118: sono loro a salvarci in caso di pericolo di vita e a loro vanno garantite condizioni dignitose per poter lavorare nel migliore dei modi a servizio della comunità.”