L’accesso al mercato del lavoro prevede al suo interno diverse tipologie di “ingressi”. Quelli più comuni sono la libera professione, oggi sempre più abbandonata, e il concorso pubblico.
Quest’ultimo rappresenta sicuramente la strada più complicata da intraprendere in quanto richiede al candidato tanta motivazione e un doppio investimento, di tempo e di energia. Ma anche laddove abbiate a disposizione una consistente quantità di tempo necessario per lo studio, siate motivati e la vostra riserva di energia sia illimitata, ciò non vi garantirà il risultato senza le giuste coordinate nell’organizzazione del percorso verso la prima prova selettiva.
Ovviamente, l’accesso a qualsiasi tipo di concorso pubblico richiede il possesso, a pena di esclusione, di alcuni requisiti imprescindibili, quali la maggiore età, la cittadinanza italiana o europea, il godimento dei diritti civili e politici ed altro.
Tuttavia questo non è sufficiente, la maggior parte dei concorsi indetti sono rivolti a coloro che posseggono un titolo di laurea, triennale o magistrale e solo in pochissimi casi è richiesto il solo possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
Ma quali sono le lauree che “favoriscono” lo studio e la preparazione di coloro che vorranno ottenere una determinata posizione lavorativa subordinata al superamento di un concorso?
Se il vostro obiettivo è partecipare a un concorso pubblico sicuramente tra gli indirizzi più quotati troviamo il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, un corso di laurea triennale in Scienze Politiche o un corso di laurea in Economia.
Queste facoltà prevedono al loro interno un’offerta formativa tale che consentirà al futuro candidato di acquisire un ampio background nozionistico che sicuramente favorirà e renderà più veloce lo studio in fase di preparazione. Pensiamo, ad esempio, agli esami di diritto pubblico, di diritto commerciale, di diritto amministrativo, di diritto tributario o finanziario, ed esami vari afferenti alla disciplina economica.
Individuati i corsi di laurea maggiormente rispondenti alle esigenze di futuri candidati, un altro problema è legato proprio al conseguimento del titolo di studio. Spesso coloro che decidono di accedere ad un concorso pubblico già sono immessi nel mondo del lavoro o semplicemente sono impossibilitati dal frequentare le lezioni in presenza per impegni personali.
Per questa ragione, negli ultimi anni molti studenti hanno deciso di immatricolarsi e conseguire il titolo di studio accademico presso una delle 11 Università Telematiche riconosciute dal MIUR, come ad esempio l’Università Telematica Niccolò Cusano.
Complessivamente sono 97 le istituzioni universitarie italiane, di cui 67 università statali.
Una volta conseguita la laurea, il percorso verso la prima prova richiede uno studio intenso e organizzato con i tempi necessari. Se si è alle prime armi non è difficile cadere in errore suddividendo il tempo in due fasi: una di studio e una (eventuale e legata al tempo a disposizione) incentrata sui quiz. Nulla di più sbagliato.
Il candidato dovrà alternare costantemente lo studio della materia con un numero elevato di test da svolgere quotidianamente. Ciò consentirà di velocizzare la vostra capacità di ragionamento, soprattutto in una condizione di pressione e stress come quella di un concorso.
E ancor più, spesso i laureati presso una facoltà umanistica, pensiamo a Giurisprudenza o Scienze Politiche, non sempre sviluppano un tipo di ragionamento legato a prove scritte, in quanto la maggior parte degli esami sostenuti prevedono una forma mentis più consona agli esami orali. Per questo è importante allenare la mente ad una nuova tipologia d’esame.
In conclusione, oltre ad assicurarsi di essere in possesso dei requisiti richiesti dal bando, il vero segreto nella preparazione in vista di un concorso riguarda l’approccio allo studio, alla capacità e alla pazienza di esercitarsi con i quiz.