E’ all’ordine del giorno l’argomento tassa rifiuti nella città di Andria.
I cittadini andriesi in questi giorni stanno ricevendo presso le proprie abitazioni le bollette della TARI riguardanti le utenze domestiche.
Ed è proprio per questo che stanno inondando i social per segnalare e denunciare l’aumento dei costi delle stesse rispetto all’anno scorso, nonostante “le promesse fatte dall’amministrazione” sulla diminuzione delle tariffe nel 2021.
Non solo. A quanto pare, la consegna degli avvisi di pagamento starebbe avvenendo in ritardo: in pratica, ci sarebbe meno tempo tra la scadenza della prima e quella della seconda rata.
Sulla questione è intervenuto il gruppo politico di opposizione, Movimento Pugliese, nella persona di Nino Marmo, che tramite un manifesto affisso nei punti nevralgici della città, ha voluto evidenziare il problema:
“Andriesi abbandonati e presi in giro” – queste le prime parole che giganteggiano sul cartellone. “Aumenti dei costi per le famiglie, ritardi nella notifica degli avvisi, città maleodorante e sporca”.
“Qualcuno potrebbe dire: Come prima? No. Semplicemente peggio di prima – commenta Nino Marmo – Dopo un anno, siamo ancora al punto di partenza”.
La denuncia del Movimento Pugliese è stata subito controbattuta dal gruppo di maggioranza al Comune di Andria, Andria Bene in Comune che, tramite un post su Facebook, ha precisato la vicenda: “SENTI CHI PARLA DI RIFIUTI” – commentano dal gruppo.
“Quando si parla di gestione del servizio rifiuti ad Andria, tutte le domande non possono essere rivolte a questa maggioranza ma a chi, nel lontano 2012, ha realizzato la gara d’appalto che ha affidato il servizio di raccolta dei rifiuti all’attuale soggetto gestore.
Una gara d’appalto con poche luci e tante ombre (tra cui l’arresto di un Assessore), che ha vincolato il Comune di Andria per 7 anni a queste condizioni contrattuali.
Contratto che siamo stati costretti a prorogare, in attesa che l’AGER (soggetto incaricato dalla Regione Puglia ad individuare il nuovo gestore) concluda la gara ponte per l’affidamento del servizio per i prossimi due anni.
Al Movimento Pugliese, – continuano da Andria Bene in Comune – che oggi pensa di prendere in giro i cittadini facendo finta di nulla e che invece è stato protagonista di quella gara d’appalto, dunque, chiediamo:
1) perché le condizioni del contratto in essere sono così svantaggiose?
2) perché in tutti questi anni non è mai stato svolto alcun controllo sui servizi effettuati?
Nell’attesa di una risposta, ci teniamo a specificare una cosa: le tariffe della TARI di quest’anno sono pressoché IDENTICHE a quelle dell’anno scorso. L’unica cosa che è cambiata è che, da quest’anno, le utenze domestiche pagheranno in base alla loro effettiva superficie.
Cosa che, inspiegabilmente, fino all’anno scorso non è accaduta. Anche su questo la passata Amministrazione dovrebbe esprimersi, spiegando ai cittadini perché non veniva applicato quanto previsto dal Regolamento causando, ancora una volta, ingenti perdite alla casse del Comune.
Insomma, anche in questo caso, il Movimento Pugliese ha perso un’occasione per chiedere scusa ai cittadini andriesi o, eventualmente, per tacere” – concludono il post.