La Route21 arriva a Bari e fa tappa ad Andria presso il Caseificio Sanguedolce, una sosta obbligata per i ragazzi Down che percorrono l’Italia in sella a una Harley Davidson, accompagnati dall’amico e ideatore del progetto Gian Piero Papasodero.
Ad accogliere l’arrivo della Route c’erano una delegazione del Bari Chapter e Leonardo Sanguedolce, proprietario dell’omonimo caseificio dove i partecipanti al progetto hanno avuto modo di vedere il processo di lavorazione dei prodotti caseari e di toccare con mano l’impasto dal quale hanno poi ricavato delle ottime mozzarelle.
Organizzata dall’associazione Diversa-Mente di Verona e partita il 4 settembre da Cervia, nel suo lungo viaggio la Route21 tocca ben 25 città e fa tappa, tra le altre, a Monza, Genova, Pontedera, Crotone, Salerno, Catania, e poi di nuovo su verso Roma e Viterbo, dove si concluderà domenica 3 ottobre.
I ragazzi si alternano in una sorta di staffetta che li vedrà tutti riuniti per la tappa conclusiva del viaggio. Lungo il tragitto amici e sostenitori si uniranno alla spedizione e percorreranno qualche chilometro della Route.
Giunta alla settima edizione, la Route21 Chromosome on the Road prende ufficialmente il via nel 2015 con l’obiettivo di sfidare l’omologazione che spesso incasella i ragazzi affetti da sindrome di Down e lasciar emergere il carattere e le peculiarità di ognuno.
Il nome dell’iniziativa è emblematico e richiama il mito americano della Route 66, la famosa autostrada che attraversa gli Stati Uniti da est a ovest, percorsa per decenni da automobilisti e motociclisti. Ma in questo caso c’è una connotazione particolare, il 21, che fa riferimento a quel cromosoma in più della sindrome di Down.