Il Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, ha condannato Salvatore Fiore alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione per la rapina a mano armata nei confronti dei titolari Vito e Raffaele Di Ruvo, padre e figlio, della ferramenta situata in via De Brado a Trani. La rapina fu messa a segno il 26 novembre 2016.
Pena che va oltre quella richiesta dal pm che aveva chiesto 6 anni di reclusione in quanto Fiore aveva deciso di collaborare con la giustizia e di avvalersi del rito abbreviato.
Il complice di Fiore nella rapina e cioè Gaetano Caselli è stato già condannato con il rito abbreviato a maggio 2018 ad una pena di 5 anni e 4 mesi e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
A mezzogiorno del 26 novembre 2016 Fiore entrò nella ferramenta
e sparò ferendo alle gambe Raffaele Di Ruvo, che aveva reagito ai malviventi. Dopo la fuga, in serata, la polizia, arrestò il complice, Caselli, dopo aver raccolto prove evidenti.
Fiore compare anche nell’inchiesta denominata Point break 2, sulla banda degli estorsori. Lo stesso autore della rapina a gennaio del 2017 si presentò spontaneamente alla polizia riferendo di essere stato costretto a commettere la rapina in quanto da tossicodipendente con il provente avrebbe dovuto pagare i debiti al suo fornitore.
di droga, Armando Presta, finito in carcere nel corso della seconda operazione contro la banda degli estorsori.
Lo stesso Presta avrebbe procurato l’arma per la rapina. Lo scarso bottino non sufficiente a, saldare il debito, l’arma a danneggiata e le conseguenti minacce di morte ai suoi familiari avrebbero spinto Fiore a collaborare con la giustizia.