Cinque anni fa, il 12 luglio 2016, tra Andria – Corato è accaduto uno dei più gravi disastri ferroviari in Puglia. Disastro che e’ costato la vita a 23 persone. Maria Aloysi era fra queste persone.
Io, Anna Aloysi, sua sorella ancora oggi chiedo con forza Giustizia.
L’impatto è avvenuto alle ore 11:06 del 12 luglio 2016, i primi soccorsi arrivarono sul posto e trovarono una scena surreale, pezzi di lamiera ovunque sparse nella campagna, si sentivano urla di dolore, gente che gridava e si disperava, insomma i due treni si erano scontrati frontalmente tra Andria e Corato al chilometro 51 della tratta ferroviaria Bari – Barletta.
La macchina dei soccorsi e’ partita immediatamente, tutti i mezzi di soccorso arrivarono sul luogo del disastro.
Ci fu l’appello dell’Avis a donare il sangue presso gli ospedali per i tanti feriti, per 32 ore si è lavorato incessantemente per estrarre dai rottami i passeggeri feriti e morti.
Quindi io Anna Aloysi mi sono sentita in dovere di costituire “L’ASSOCIAZIONE ANNA ALOYSI INCIDENTE FERROVIARIO ANDRIA – CORATO 12 LUGLIO 2016”
per ricordare mia sorella MARIA ALOYSI che in quell’incidente ha perso la vita per un tragico destino, andando così incontro alla morte in quel maledetto 12 luglio 2016.
Il dolore per me non si prescrive mai.
In Italia la Giustizia non funziona da decenni, si finge di riformarla ma in realtà non avviene nulla e si preferisce favorire gli interessi corporativi che ruotano intorno ad essa a scapito dei cittadini che di fatto con i tempi lunghi dei processi non hanno Giustizia.
L’ “associazione Anna Aloysi incidente ferroviario Andria – Corato 12 luglio 2016” si batte con rabbia per la sicurezza che in Italia non viene applicata con serietà e determinazione, In 5 anni non e’ cambiato niente, gli incidenti continuano ad avvenire, non solo nel mondo del trasporto ferroviario, ma anche sulle funivie o sulle strade per la scarsa o nulla manutenzione. Sembra ché non importi a nessuno la questione sicurezza, c’è bisogno di fare rumore e lottare come hanno fatto le famiglie delle vittime della strage di Viareggio, mentre il disastro ferroviario tra Andria–Corato del 12 luglio 2016 è stato già dimenticato da tutti.
Voglio anche fare una dedica a mia sorella Maria per tutto quello che ha fatto per me, anche se non e’ più presente su questa terra, mi ha lasciato ricordi meravigliosi che custodisco per sempre nel cuore.
Vorrei che il suo sacrificio insieme a quello di tante altre vittime, sia un punto di partenza per riformare tutto il sistema di controllo e di manutenzione ad ogni livello.
A ritardare ancora di piu’ la vicenda giudiziaria e’ arrivata anche la pandemia di cui anche io sono stata vittima, infatti sono stata ricoverata per una grave forma di covid , non potevo respirare, ho dovuto utilizzare l’ossigeno, fare degli esami molto fastidiosi .
Dopo10 giorni di febbre alta, sensazione di soffocamento, polmonite, paura, solitudine e mille pensieri negativi ho cominciato a stare meglio, quello che ho visto e sentito in quei reparti mi ha devastata psicologicamente, pensavo di vivere un incubo, la morte era attorno a me e ho visto gente che moriva e soffriva. Ringrazio i miei angeli che hanno pregato tanto da lassù, ci tengo a dire che questa situazione è seria e reale, il Covid esiste e non è un Film.
Voglio ringraziare tutti i medici,operatori socio sanitari e infermieri che mi hanno salvato la vita, grazie a tutti loro.
Ma quello che piu’ di tutto mi ha dato la forza, e’ stato il desiderio di vedere in galera i responsabili della morte di mia sorella e di tutte le altre persone decedute. Non avro’ pace fino a quando non saranno chiarite le responsabilita’ e nutro un’utopistica speranza di vedere un giorno sparire quel maledetto binario unico.
Gli aggiornamenti sul processo presso il tribunale di Trani è possibike trovarli sulla mia pagina di Facebook ” Associazione Anna Aloysi incidente ferroviario Andria – Corato 12 Luglio 2016″