Un triste epilogo per il pino secolare (110 anni) di via Vittorio Veneto: nei prossimi giorni (tra il 23 e il 26 di giugno) l’albero sarà abbattuto.
Nonostante l’ottimismo mostrato sino a marzo dalle associazioni ambientaliste del territorio, in primis Legambiente, in merito alla scarsa possibilità che il pino potesse essere abbattuto, considerando anche l’esito positivo della perizia fitostatica eseguita, lo scorso 5 gennaio 2021 dal dott. Agr. Carlo, Massimo Rabottini, per conto del circolo cittadino della stessa Legambiente, la speranza di salvare il pino pare ormai essere vana.
A darne conferma sono stati gli stessi esponenti di Legambiente mediante una diretta Facebook proprio ai piedi del pino, laddove Marco Bruno, Massimiliano Vaccariello e Raffaele Corvasce (presidente del circolo) hanno condannato il fatto che l’attuale amministrazione non si sia costituita per tempo in giudizio scongiurando la possibilità di trovare alternative all’abbattimento come ad esempio l’opera di ancoraggio radicale dell’albero che di certo ne avrebbe impedito la rimozione.
Una questione che molto probabilmente domani sarà dibattuta in consiglio comunale all’interno del quale siede lo stesso consigliere, nonché avvocato Giuseppe Bufo, legale del privato che ha chiesto l’abbattimento dell’albero poiché, secondo la perizia visiva del CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) incaricato dal giudice, l’albero sarebbe a rischio caduta e dunque pericoloso per l’incolumità del privato la cui residenza è a pochi passi dal pino.
“La nostra, quella del dottor Rabottini, è stata invece una perizia strumentale e non solo visiva, pertanto è stata un’indagine più approfondita che di certo non paventava rischi imminenti” – hanno fatto sapere Bruno, Vaccariello e Corvasce –
“Il Pino per noi è il simbolo di una battaglia sull’ importanza degli alberi nella nostra città – ha commentato Bruno – e solo per un cavillo numerico non siano riusciti ad ottenere la monumentalità del pino, cosi come previsto da una legge del 2014, che avrebbe potuto salvare la pianta.”
“L’auspicio è che l’amministrazione investa in nuove piantumazioni a fronte di questo doloroso abbattimento, ricordando, inoltre che sull’albero ci sono dei nidi. Intanto, nei prossimi giorni, è previsto un percorso teso a valorizzare e incentivare, nei prossimi anni, il verde urbano.” – ha chiosato il presidente Legambiente Raffaele Corvasce –
L’ avv. Vaccariello (in qualità di consulente legale Enpa Puglia e presidente della Consulta Ambiente del Comune di Barletta) inoltre, ha concluso il suo intervento con l’invito, alla ditta che provvederà all’abbattimento, di prestare attenzione all’avifauna il cui habitat è presente sulla chioma del pino, rivolgendo altresì un appello alle autorità competenti affinché non siano arrecati ulteriori danni ai volatili che perderanno la propria dimora (ossia la chioma del pino) nonché il proprio luogo di nidificazione.