Il silenzio politico, associazionistico ed istituzionale che circonda la vicenda del più grande ritrovamento di armi, munizioni ed altro materiale esplodente nella città di Andria suscita un senso di smarrimento nella comunità locale che, invece, si esprime e lo fa compiacendosi con la Procura di Lecce per la straordinaria operazione di ritrovamento dell’arsenale nelle campagne a ridosso della città federiciana.
A far sentire la loro voce, nel silenzio assordante di una città in equilibrio precario, sono i referenti del C.P.L. – Comitato per la Legalità, regolarmente iscritto all’Albo delle Associazioni del comune di Andria, i quali dichiarano: “Auspichiamo che le istituzioni, la politica e tutto il mondo associazionistico inspiegabilmente silente di fronte ad un’operazione di tale portata, di cui continuano a parlare ed a scrivere tutti gli organi di informazione nazionali ed i cui risvolti sono del tutto imprevedibili in peggio, si facciano sentire ed assumano una posizione chiara.
Esprimiamo a nome della cittadinanza andriese laboriosa il ringraziamento alla Procura ed alla DDA di Lecce che comunque avrebbe trasmesso gli atti a Bari. Auspichiamo che anche le più vicine Procure di Bari e di Trani vengano investite dell’operazione che nelle primissime ore e nei prossimi giorni potrebbe evidenziare elementi di ulteriore preoccupazione in una città, quella di Andria, che continua a vivere in uno stato di profonda preoccupazione al limite del terrore diffuso. Si, è scomoda ma è la realtà ed è una realtà che ben oltre le cerimonie ed i cerimoniali.“
