Dopo l’ulteriore protesta di martedì 20 aprile ( la penultima risale al 9 aprile) sotto palazzo di città dei lavoratori appartenenti al settore del “beauty”, due rappresentanti, rispettivamente afferenti alle categorie dei tatuatori, dei parrucchieri, delle parrucchiere e delle estetiste hanno dato avvio, insieme al presidente del consiglio comunale Sabino Dicataldo, alle prime battute del consiglio di ieri pomeriggio (tenutosi in streaming) rendendo note, alla massima assise cittadina, le problematiche legate inevitabilmente alle chiusure da zona rossa durante le quali : “Ognuno fa ciò che vuole, ed a essere penalizzate sono soprattutto le nostre attività considerando che i ristori sono esigui sennò inesistenti – hanno affermato i due rappresentanti –
Pertanto, estrapolando alcuni stralci dalla diretta on line del consiglio comunale, il sindaco Cosimo Cannito, è intervenuto nel merito, precisando che:
“Oggi, intorno alle 14:00, ho sentito il professor Lopalco, nonché assessore regionale alla sanità, il quale mi riferiva che il problema non è tanto la BAT (siamo a quota 247 casi settimanali ogni 100 mila abitanti) ma è la provincia di Bari che presenta un dato che va oltre i 250 casi, non permettendo il passaggio della Puglia alla zona arancione.
Sempre Lopalco, mi ha inoltre detto, che nella BAT sono occupati il 99% dei posti letto di rianimazione il 40% dei quali, a quanto pare, è occupato da pazienti provenienti dalla provincia di Bari, di conseguenza si sta procedendo con il sistema della turnazione dei pazienti consentendo loro il passaggio dalla sub intensiva all’ intensiva.
Lopalco ha poi annunciato che forse potremmo uscire dalla zona rossa anche prima del 30 aprile entrando probabilmente in zona gialla, anche perché la campagna vaccinale sta procedendo bene, tant’è vero che la Regione Puglia è terza in Italia per numero di vaccinati (ovvero i soggetti compresi tra i 60 e i 70 anni tra i 70 e i 79 anni e gli over 80).
Purtroppo si registra una difficoltà nell’approvvigionamento delle dosi e non appena arriverà il vaccino J&J (Johnson & Johnson) si procederà in maniera più spedita, però presumibilmente meno veloce rispetto ad ora.
Il grido di dolore dei signori che mi hanno preceduto, non è vano, e Angelo che sta giù in tenda (ormai da una settimana circa) è un simbolo, per lui, infatti, abbiamo deciso di aprire un conto corrente comunale nel quale i cittadini potranno versare una quota a suo favore.
Le chiusure non dipendono da me, né da Emiliano, ma dal ministro Speranza, al quale il nostro governatore si è rivolto affinché si anticipino le riaperture.
Piuttosto, il timore di Lopalco è una quarta ondata che potrebbe metterebbe ancora più in ginocchio quelle attività che si intendono riaprire nel periodo estivo.
Le persone che hanno protestano non chiedono RISTORI ma vogliono ritornare a lavorare in sicurezza.”