Il rispetto e l’etica civile- morale sono valori che dovrebbero contraddistinguere ognuno di noi. La società nella quale ci ritroviamo a vivere cerca continuamente di migliorare sotto tutti i punti di vista. Puntualmente però è costretta ad assistere a spiacevoli episodi. L’obiettivo è chiaramente quello di compiere passi in avanti ma la realtà ci fa sempre più presente come non sia oro tutto quello che luccica. A Canosa di Puglia, l’intera comunità si è ritrovata a commentare l’ennesimo episodio spiacevole avente in oggetto un vandalismo assolutamente gratuito, figlio ormai di più generazioni. Ad essere coinvolta questa volta è stata l’area archeologica di “Pietra Caduta” nonchè necropoli daunia datata IV secolo a.C.
Situata nei pressi della Chiesa della “Madonna di Costantinopoli”, il sito è stato colpito due notti fa da atti vandalici ad opera di ignoti. Danneggiata la cartellonistica, come del resto le funi utili a dare ai turisti maggiore sicurezza. Inoltre, come se non bastasse, il tutto è stato arricchito dalle numerose bibite alcoliche lasciate in abbandono nella zona dedicata ai pic-nic. Sdegno ed incredulità regnano sovrane poichè per quanto le associazioni competenti si impegnino nella valorizzazione di Canosa, fare i conti con questi atti a dir poco vomitevoli corrisponde ormai alla quotidianità.
L’area, di circa tre ettari, è situata nella periferia della città ed è stata portata alla luce attraverso due campagne si scavo. Ricca di ritrovamenti funerari, il sito è stato da tempo affidato nelle sapienti mani della “Fondazione Archeologica Canosina” che ha tenuto a sottolineare il suo sdegno.
“Pietra Caduta” inoltre, fra le altre cose, rappresenta un unicum in termini di area naturalistica. Insomma, un vero e proprio peccato assistere a questi atti vandalici. Canosa merita di più!
