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domenica, 24 Novembre 2024
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Giornata della Terra, la filastrocca della 5^B del 3° Circolo D’Annunzio di Trani

"Se tutti nel nostro piccolo dessimo il nostro contributo, con una piccola azione faremmo un grande gesto. Per quanto piccoli, possiamo diventare dei grandi eroi, serve solo il buon senso e quei piccoli gesti che salveranno il mondo."

In merito alla giornata mondiale della terra, i bambini della classe 5^B del 3° CD D’Annunzio, coadiuvati dai loro insegnanti, dopo un’attento studio fatto di ricerca e riflessione sulle tematiche ambientali, attraverso attività didattiche interdisciplinari e numerose iniziative, hanno scritto un loro articolo per contribuire a sensibilizzare i cittadini del mondo a lottare per salvare la terra.

Il loro messaggio è semplice: se ognuno di noi si impegnerà in questa battaglia ecologica, riusciremo a salvare il pianeta. 
L’articolo è stato scritto dai bambini durante un anno scolastico travagliato dalla pandemia, impegnati nella didattica digitale integrata. Un’esperienza che ha fatto emergere le loro attitudini digitali ed un forte spirito di collaborazione. L’articolo è corredato da una filastrocca, sempre inventata da tutti i bambini.

Ecco l’articolo:

Il Mondo si sta inquinando a causa delle azioni degli Esseri Umani, per questo il 22
aprile di ogni anno si festeggia la GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA, data individuata dalle Nazioni Unite in cui si ricorda la salvaguardia del nostro Pianeta e la difesa dell’ambiente. Di norma vengono organizzate una serie di manifestazioni in tutto
il mondo – che quest’anno verranno fatte virtualmente visto la Pandemia –sul tema
dell’ecologia e ci si informa sullo stato di salute del Pianeta.

Quello del 22 aprile “EARTH DAY “è un grande evento ecologista.

Ma facciamo un po’ di storia: questa data è stata scelta dopo un disastro ambientale avvenuto negli Stati Uniti nel 1969: la fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil. Questo evento portò il senatore democratico Gaylord Nelson ad interessarsi maggiormente delle questioni ambientali e cercò di sensibilizzare gli americani a partecipare attivamente al problema ambientale.
Furono tantissimi i cittadini americani che parteciparono alla prima Giornata della
Terra il 22 aprile del 1970, si parla di 20 milioni di persone tra semplici cittadini,
scuole, università, istituzioni – al punto che l’anno seguente l’ONU ufficializzò la sua
partecipazione e il suo impegno all’iniziativa.

Ad oggi sono 175 I Paesi coinvolti. Ogni anno in occasione della Giornata della Terra si fa il punto sullo Stato di Salute del Pianeta e, in alcuni casi, si firmano accordi internazionali per la riduzione di emissioni di sostanze tossiche e nocive o sull’utilizzo dell’energia Green. Per la riduzione del riscaldamento globale di certo molto può e deve essere fatto dai vari Stati. Ma c’è qualcosa, qualche piccola azione, che può essere portata avanti da tutti noi, in sostanza, qualcosa la ”PUOI FARE ANCHE TU”.
A causa della desertificazione nell’Emisfero Sud, di laghi e fiumi che si stanno
prosciugando o vengono inquinati da scarichi nocivi abusivi molte persone e soprattutto
molti bambini si ammalano o muoiono.

E che dire dell’EFFETTO SERRA, fenomeno che è stato già rilevato in vari Paesi, anche in dieci Regioni Italiane (tra cui la Puglia).
L’80% degli Italiani pensa che l’inquinamento non sia un grande problema, ma in realtà
è un problema molto grave. Contro le grandi aziende che inquinano noi non possiamo
fare molto, ma nel nostro piccolo dobbiamo dare più importanza al riuso e al riciclo.
Questi sembrano sinonimi e molto spesso vengono utilizzati per esprimere lo stesso
concetto, ma in realtà parliamo di due significati molto diversi tra loro.

Si riutilizza un bene che non è ancora diventato un rifiuto ma si ricicla ciò che già lo è, che
apparentemente non è utile. Il riutilizzo di un bene implica un’azione immediata; se ad
esempio beviamo tutto il contenuto di una bottiglietta d’acqua, anziché buttarla posso
trovare la maniera di riutilizzarla ancora, anche in modo alternativo: come un
contenitore, un portaoggetti, una mangiatoia, un portapenne o perfino un oggetto di
decoro. Il riciclo invece sottintende che abbiamo già buttato quella bottiglietta, ma il
materiale con cui è fatta se differenziato nel modo giusto viene trasformato per produrre
qualcosa di nuovo. Per esempio il PET delle bottiglie di plastica viene usato a livello
industriale per produrre nuovi contenitori, coperture, cuscini e molto altro. Si pensi che
da dieci bottigliette di plastica si può fare un maglione di PILE.
Che si tratti di un riciclo o riuso, il fine è sempre lo stesso: dare una seconda vita a
tutto.
Per la salvaguardia del Pianeta, basta ridurre le cifre dei nostri sprechi. Nel mondo
vengono gettate 22.000 bottiglie di plastica all’anno e la Natura per smaltirle ci mette
da 100 ai 1.000 anni, ma a noi basterebbe un secondo per evitarlo, e questa
dovrebbe essere una priorità assoluta.
Se tutti nel nostro piccolo dessimo il nostro contributo, con una piccola azione faremmo
un grande gesto. Per quanto piccoli, possiamo diventare dei grandi eroi, serve solo il
buon senso e quei piccoli gesti che salveranno il mondo.
VOI ADULTI STATE ROVINANDO IL FUTURO, LA VITA DELLE NUOVE
GENERAZIONI DIPENDE DA VOI. PENSATECI!!!

Ecco la filastrocca:

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