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sabato, 28 Dicembre 2024
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Andria – Il regolamento sui dehors è da rifare

Savino Montaruli (Unibat) "Il consigliere Malcangi fa bene a sollecitare il confronto. Non sarà facile perché la questione non è per nulla risolta. La sindaca ci convochi"

Savino Montaruli (Unibat) “Il consigliere Malcangi fa bene a sollecitare il confronto. Non sarà facile perché la questione non è per nulla risolta. La sindaca ci convochi”.

Il Regolamento vigente nella città di Andria sui dehors è da rifare e questo sarà un passaggio delicatissimo.

Ad intervenire sul delicato tema che più volte lo ha visto opportunamente sottolinearne aspetti tecnici ma anche di scelte amministrative è il Presidente Unionecommercio – Unibat, Savino Montaruli. Il massimo rappresentante dell’Associazione del Commercio regolarmente iscritta nell’Albo comunale delle Associazioni, dichiara: “la sentenza del Tar non risolve per nulla la vicenda legata al Regolamento comunale sui dehors. Anzi, per certi versi potrebbe addirittura complicarla così come potrebbe seriamente rimettere in discussione anche i Regolamenti approvati nelle città vicine e nei comuni non solo della Provincia Bat. E’ opportuno precisare che, al di la della più facile e becera accusa nei confronti dell’allora Commissario Straordinario dott. Tufariello, che utilizzerà le opportune sedi per affermare le sue ragioni, non bisogna trascurare alcuni aspetti che riporterebbero la questione sui giusti binari, anche per evitare che il confronto auspicato dal consigliere comunale Mirko Malcangi si possa rivelare non conforme alle aspettative non solo della categoria dei pubblici esercenti ma dell’intero tessuto sociale cittadino. Sarebbe infatti il caso di ricordare che le indicazioni della Soprintendenza non possono essere trasgredite o addirittura ignorate dall’amministrazione comunale interessata ai provvedimenti, salvo pesantissime ripercussioni. Invece le sentenze del Tar questo possono farlo e possono anche andare oltre le decisioni assunte in tale concertazione Ente Pubblico-Sovrintendenza, peraltro prevista per legge. Una dicotomia molto interessante ma che pone anche l’Ente comunale di fronte ad alcune situazioni di profonda analisi nelle decisioni da assumere a tal riguardo. Pertanto, senza evidentemente voler assumere posizioni accusatorie, pur avendo noi stessi allora denunciato pubblicamente l’assenza di quella concertazione che, venuta a mancare con le parti in causa, se non con interlocuzioni con singoli soggetti incapaci di rapportarsi, è alla base della decisione del Tar che ha bocciato l’iter che ha portato all’approvazione di tale Regolamento oggi rimesso in discussione, invito la Sindaca di Andria Giovanna Bruno ad attivare immediatamente un Tavolo Tecnico con tutte le Associazioni del territorio in modo da incominciare a dialogare con la Soprintendenza che in giudizio non ha neppure voluto costituirsi quindi non può decidere imponendo alle amministrazioni comunali vincoli così stringenti e poi lavarsene completamente le mani. Una cosa è certa. Bisogna giungere immediatamente alla soluzione del grosso problema e bisogna farlo con la concertazione necessaria ed obbligatoria. Anche questa volta se fossimo stati ascoltati si sarebbe evitato tutto ciò” – ha concluso Montaruli di Unibat.

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